L'Arco di Trionfo moscovita è un doveroso tributo alle conquiste militari dell'esercito russo. Il monumento è impreziosito da una serie di bassorilievi e altre stupende decorazioni.
Quest'opera d'arte fu progettata per rendere il giusto omaggio ai successi riportati dalla nazione in campo militare (e non solo). Prima della sua realizzazione, il governo centrale era solito celebrare i successi dell'esercito costruendo edifici religiosi. La decisione di introdurre gli archi trionfali fu presa dallo zar Pietro il Grande. Quest'arco, in particolare, è dedicato alla vittoria contro le truppe napoleoniche nel 1812. Il monumento, che un tempo si trovava al centro di piazza Tverskaya Zastava, fu rimosso e conservato in un deposito prima di essere definitivamente trasferito a Ploshchad Pobedy.
Ai piedi dell'arco, quasi a voler proteggere la porta, sono posizionate le statue di due guardie con indosso tuniche simili a quelle utilizzate nell'antica Roma. Sulla parte alta sono, invece, poggiate le sculture di due dee della vittoria, sormontate dal bellissimo carro trainato da sei cavalli, anch'esso simbolo delle conquiste militari dell'esercito russo. La vittoria è sempre raffigurata con una corona di alloro sul capo.
Fermatevi a leggere la targa in bronzo su cui sono riportate le parole di Mikhail Kutuzov, il generale che guidò l'armata russa contro gli uomini di Napoleone nel 1812. Una serie di bellissimi bassorilievi, raffiguranti immagini tra loro differenti,impreziosisce ulteriormente il monumento. Su una delle facciate potrete ammirare i soldati russi che sfidano quelli francesi.
Un'altra delle decorazioni è dedicata a una donna con in mano uno scudo su cui è raffigurato San Giorgio contro il leggendario drago. Accanto alla donna c'è l'imperatore Alessandro I, vestito da capo militare romano. Minerva ed Ercole, due delle figure più importanti della mitologia greca, assistono alla scena.
L'Arco di trionfo si trova esattamente al centro di piazza Ploshchad Pobedy. La stazione della metro più vicina è quella di Park Pobedy.