I motivi d’interesse sono soprattutto naturalistici, il paesaggio alterna formazioni granitiche, lavorate dal mare e dal vento, ad una ricchissima ed intricata macchia mediterranea, ricca di fioriture e di rare specie d’uccelli, con un mare che spesso assume gradazioni di colore veramente uniche. Sono paesaggi aspri e rocciosi quelli che caratterizzano le isole dell’arcipelago, l’aspetto è quello caratteristico del panorama granitico del litorale nord-orientale della Gallura. La flora è rappresentata da pini marittimi, ma anche pini delle Canarie e d’Aleppo, fiorisce la rara orchidea Coeloglossum diphyllum (erba tramontana) e, per quanto riguarda la fauna, le isole sono territorio ideale per conigli e capre ed il mare che le circonda ospita forse qualche esemplare di foca monaca molti gli uccelli, il gabbiano reale e corso, il cormorano, la berta e l’uccello della tempesta e, sulle rocce di Caprera, il falco ed il gheppio.
La città possiede un nucleo di un certo pregio ambientale con antiche case dei pescatori lungo un reticolo di viuzze interrotte da piccole corti, disposte attorno alla chiesa Parrocchiale non lontana è piazza Garibaldi, detta anche la rossa, per il colore della sua pavimentazione. L’altra piazza, dedicata ad Umberto I costituisce uno spazio panoramico aperto verso i profili delle isole vicine e verso la costa sarda. Fuori dell’abitato si trova il Museo Archeologico Navale, dedicato principalmente all’archeologia sottomarina, che ospita i reperti di una nave oneraria romana, naufragata presso la mitica isola di Spargi, una delle più incantevoli isole dell’arcipelago dalla sabbia bianchissima con riflessi rosati di corallo. Consigliabile, il periplo dell’isola lungo la strada panoramica che tocca Punta Tegge con le vicine cave di granito, l’ombrosa Cala Francese e le belle spiagge di Bassa Trinità superata Punta Cannone la strada sfiora le insenature di Stagno Storto e dello Strangolato e riporta al paese dopo aver superato cala Spalmatore. Un motivo d’attrazione per migliaia di turisti, ogni anno, è costituito dalla modesta casa agricola di Garibaldi, sull’isola di Caprera quest’isola fu acquistata dall’Eroe dei Due Mondi che qui visse fino alla sua morte. Dopo una visita alla casa, consigliamo di giungere all’estremità settentrionale dell’isola e, con un breve percorso a piedi, raggiungere la costa di cala Napoletana e Punta Galera in ambiente suggestivo e intatto. Belle anche, all’estremità sud, le spiagge di cala Andreani e cala Coticcio. L’isola di Santo Stefano, raggiungibile in breve da Palau o dalla Maddalena, ospita un insediamento turistico ed è coronata da un forte settecentesco, magnifiche le altre isole di Spargi, Budelli, Razzoli e la pianeggiante Isola di Santa Maria che ha un aspetto diverso dalle altre, non la nudità dei massi granitici bensì estesi terreni coltivati a vigneti, con a sud un’insenatura ed una splendida spiaggia. Numerosa e varia l’avifauna di passo che vi fa tappa prima di attraversare la Sardegna. Oltre queste isole iniziano le Bocche di Bonifacio, un tratto di mare che separa la Sardegna dalla Corsica, battuto incessantemente da forti venti con un mare che a volte diventa burrascoso in breve tempo.
Tra gli eventi della città, la Festa di S. Giovanni, protettore dei matrimoni, in questa occasione (24 giugno), si accendono falò (fogarine) ed i fidanzati devono superare il fuoco con un balzo tendendosi per mano, sancendo così la promessa di eterna unione. Molto sentita e partecipata la Festa Patronale di Santa Maria Maddalena che si celebra il 22 luglio, con spettacoli e manifestazioni musicali a contorno della cerimonia religiosa.
Un viaggio last minute a La Maddalena vi farà incontrare bellezze paesistiche veramente uniche. Nell’Arcipelago la pesca è un lavoro che si tramanda di padre in figlio e il pesce necessariamente entra a far parte di molti piatti locali: orate, spigole, sparaglioni e occhiate, triglie e saraghi si trovano appena pescati, come i frutti di mare: casolari, ricci, e cozze, polpi, calamari, seppie sia in insalata sia arrosto, tra i piatti di terra, gli gnocchetti sardi con sugo di pomodoro e salsiccia, il maialino da latte arrosto e formaggi come la fischedda dolce e per dessert le seadas e le papassine, che si accompagnano egregiamente al moscato di Sardegna o all’Anghelu Rujiu.