I colli su cui si è sviluppata la cittadina, attraversati dalla via Francigena e dalla via pisana, dominano i due importanti assi fluviali dell’Arno e dell’Elsa. La frazione di San Miniato Basso e di Ponte a Egola sono importanti centri del comprensorio del cuoio. L’aspetto medievale è conservato nonostante numerose costruzioni e testimonianze della fondazione della città siano state distrutte durante la seconda guerra mondiale. Sul colle la Rocca di Federico II domina l’intera città, elemento centrale del castello fortificato eretto dall’imperatore germanico Ottone I, che nell’XI secolo l’aveva scelto come luogo ideale per installarvi il proprio maniscalco e controllare la Toscana. Accanto alla Rocca si impone al visitatore la torre pisana, simbolo della città. In Piazza del Duomo si affaccia la Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio la cui facciata è abbellita da ceramiche disposte in modo da ricordare la forma della costellazione dell’Orsa Maggiore e Minore.
Oltre alla bella Chiesa del SS. Crocifisso di Castelvecchio, la Chiesa di Santa Annunziata e la Chiesa di San Domenico, di notevole interesse è la Chiesa di Santo Stefano e San Michele del XII secolo che conserva un crocifisso ligneo e preziosi affreschi di Domenico Brogi e Dilvo Lotti. Non passa inosservato il Convento di San Francesco, complesso monumentale che si è ampliato nel corso dei secoli racchiudendo al suo interno due chiostri e numerose opere del XVII e XVIII secolo tradizione vuole che sia stato donato a San Francesco dai nobili di san Miniato. La Piazza del Seminario si tinge di rosso e ocra grazie agli affreschi che abbelliscono interamente la facciata del Seminario Vescovile, affrescata da Francesco di Pietro Chimenti nel 1705. Altro splendido esempio di architettura d’età rinascimentale è il Palazzo Grifoni. Si può ripercorrere la storia del comune visitando il Museo diocesano d’Arte Sacra di San Minato oltre che i poli museali che si s’incontrano percorrendo le vie della città, quali la confraternita della misericordia, la via angelica ed il Museo Archeologico.
Dal 1969 La Mostra Nazionale del Tartufo Bianco è uno degli eventi più importanti dedicati a questo prodotto d’eccellenza, il terreno, il clima e le querce delle colline sanminiatesi hanno creato negli anni l’ecosistema perfetto per far crescere il tartufo autunnale di San Miniato. Sulle colline che circondano la cittadina nel 1954 venne ritrovato il tartufo più grande del mondo da parte di Arturo Gallerini a cui venne dedicato il monumento del tartufaio. Da Settembre a Novembre l’autunno annuncia l’inizio di una serie si sagre per gli abitanti ed i visitatori di San Miniato: La Serra, sagra del tartufo bianco e fungo porcino accompagnata dalla gara di escavazione per cani da tartufo, la Festa del Tartufo di Corazzano, di Balconevisi, e di San Miniato Basso. I prodotti tipici della campagna a sud della cittadina sono l’oliva mignola il pomodoro grinzoso ed il carciofo sanminiatese. Oltre all’eccellenza della gastronomia, San Miniato è celebre per la sua tradizione teatrale celebrata nei mesi estivi con una serie di eventi imperdibili, a Luglio, ogni anno dal 1947, si tiene il festival della Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato, Festa del teatro, il festival internazionale di teatro La luna azzurra precede nel mese di Giugno Un castello di suoni, rassegna di concerti di musica classica. I fuochi di San Giovanni illuminano il Prato della Rocca, stesso spazio verde che ospita nella prima Domenica dopo Pasqua la Festa degli Aquiloni ed ogni anno il Presepe a grandezza umana di San Miniato di Mario Rossi viene installato nel Seminario in Piazza della Repubblica nel centro storico che verrà benedetto dopo la S. Messa.
Un viaggio last minute a San Miniato richiede una visita dedita alla lentezza ed al benessere, le colline toscane che cingono la cittadina offrono i prodotti tradizionali della generosa terra toscana, ricca di itinerari e storia.