Guida al Deserto del Kalahari
“È possibile organizzare safari e road trip fra animali selvaggi e incantevoli paesaggi. Ecco la guida al Deserto del Kalahari e ai suoi parchi nazionali.
### 1. Il deserto del Kalahari
Il Kalahari è una terra arida e assetata, anche se le stime indicano che le precipitazioni non sono così scarse come in altri grandi deserti del mondo. Ma la pioggia filtra troppo rapidamente attraverso le infinite distese di sabbia e il terreno prosciuga così le riserve d’acqua. In realtà, grazie alle precipitazioni le dune del Kalahari sono ricoperte da una vegetazione relativamente abbondante, nonostante ciò, il suo nome significa “grande sete” in lingua Tswara, ad indicarne sia la vastità che l’aridità.
Con i suoi 520mila km2, il Deserto del Kalahari è il quarto al mondo per estensione. La sua superficie, che si situa a una altezza media di 900 metri, copre quasi per intero lo stato del Botswana e si spalma anche su Naimbia e Repubblica Sudafricana. .
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### 2. Cosa vedere nel Deserto del Kalahari
L’attrazione principale del Botswana è sicuramente la Central Kalahari Game Reserve, il luogo ideale per chi vuole immergersi in deserti silenziosi dove solo i ruggiti dei leoni riecheggiano nelle notti stellate. Un territorio grande quanto la Danimarca che ospita giraffe, zebre, ghepardi, ma anche sciacalli e iene, reso parco nazionale nel 1961.
A D’Kar, verso la parte occidentale del Botswana, si trova il Kuru Art Project, un centro dedicato all’arte contemporanea africana. Principalmente Boscimani, gli artisti attualmente in residenza sono quindici: musicisti, ballerini, ma anche artigiani che, grazie al coordinamento del progetto, portano avanti il lavoro in discipline differenti, come la litografia, l’incisione, la pittura ad olio e su stoffa.
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### 3. Itinerari
Il territorio del Botswana è perfetto per un road trip: cieli sconfinati e vaste pianure sono lo sfondo ideale per andare alla scoperta dei panorami dell’Africa meridionale. I tour organizzati, o i luoghi per gli accampamenti se si decide di partire in maniera autonoma, è sempre meglio prenotarli con largo anticipo visto l’alta richiesta di safari.
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La zona del Delta dell’Okavango è letteralmente in mezzo al nulla: non ci sono strade, o luci elettriche o acqua corrente, un’immersione totale nella natura. In base al periodo in cui si va le escursioni cambiano: si possono fare uscite in 4×4 o anche lunghe passeggiate nei mesi di secca, mentre quando il Fiume Okavango è in piena ci si muove a bordo delle tipiche canoe africane, le mokoro.
La Riserva di Caccia Moremi (Moremi Game Reserve) è l’anima del delta: denominata così nel 1963, permette alle tribù locali, da sempre presenti in questi territori, di continuare a viverci. Proprio per questa ragione sembra essere una delle zone più incontaminate e autentiche dell’intero continente, che a livello organizzativo si trasforma in poche aree e possibilità per trascorrere la notte. Anche qui si possono compiere le escursioni a bordo di un 4×4 o con le imbarcazioni tipiche.
Il Kgalagadi Transfortier Park si trova invece sul confine con il Sudafrica e offre maestosi paesaggi desertici con le tipiche dune rosse. Presente anche qui una gran varietà di specie animali selvatiche, come gazzelle, giraffe, antilopi e predatori. È possibile effettuare safari, anche individuali: le strade non sono asfaltate ma in buone condizioni, e al suo interno si trovano tre campi per il pernottamento.
### 4. Quando andare
L’estate australe tocca picchi di 40 °C, ed è al contempo la stagione delle piogge. La stagione migliore per visitare i grandi parchi africani e per i safari è invece l’estate del nostro emisfero, da luglio a ottobre, quando le pianure si vanno via via asciugando, ed è più facile avvistare gli animali selvatici che si radunano attorno alle grandi pozze d’acqua, luoghi strategici per la riuscita del safari.
### 5. Come arrivare
Per visitare il Deserto del Kalahari si può volare a Gaborone, capitale del Botswana, mettendo in conto almeno due scali dall’Italia, o raggiungere un’altra città degli stati limitrofi, come ad esempio Johannesburg, via Cairo con Egypt Air, oppure via Parigi con AirFrance, o Emirates cambiando a Dubai. Sono presenti voli interni anche verso cittadine non molto grandi vista l’estensione dell’area, ma gli spostamenti in 4×4 quando possibile sono preferibili, ogni occasione è buona per vedere gli animali nel loro habitat.
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#### Photo credit
Foto di copertina: Distese di sabbia nel Deserto del Kalahari – Guida al Deserto del Kalahari – Photo by Winfried Bruenken (Own work) –
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