By Expedia Team, on March 27, 2019

I 15 migliori graffiti di Banksy a Londra

“Europa, Africa, America: le sue opere hanno raggiunto i muri di tre diversi continenti. Ma è la capitale inglese il punto di partenza perfetto per conoscere la natura dei suoi murales. Chi vuole intraprendere un viaggio alla scoperta dello street artist più famoso del mondo può cominciare dai 15 graffiti di Banksy a Londra che ci hanno maggiormente colpito per importanza e bellezza.

### 1. Girl with Balloon

Nonostante il pezzo originale di Girl With Balloon non sia più visibile, è impossibile non citare quest’opera, probabilmente la più famosa di Banksy. La prima versione fu realizzata dall’artista nel 2002, sul lato est del ponte di Waterloo, ma in breve tempo ne affiorarono copie sui muri di tutto il mondo. Di recente, La Ragazza con il Palloncino è stata sotto i riflettori anche a causa della celebre asta in cui una sua stampa, dopo essere stata venduta a prezzi stellari, è andata in pezzi in diretta, nel giro di qualche secondo. Ciò è accaduto grazie ad un marchingegno dotato di lame inserito nella cornice della stampa dallo stesso Banksy, che in questo modo ha voluto lanciare il suo messaggio di protesta contro l’ingiustificabile mercificazione dell’arte.

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Girl with Balloon – By Dominic Robinson from Bristol, UK – Banksy Girl and Heart Balloon, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=73570221

### 2. Sweep it Under the Carpet

Questo graffito ebbe una vita molto breve – rimase sul muro di mattoni di Chalk Farm Road solo pochi mesi, prima di essere rimosso – ma sufficientemente lunga da renderlo uno dei più noti murales di Londra firmato Banksy. Una giovane cameriera è ritratta mentre, dopo aver spazzato a terra, butta lo sporco dietro lo strato di pittura bianca utilizzata dall’artista per simulare una tenda. “Hai un problema? Nascondilo o cerca di tenerlo segreto, invece di affrontarlo! Fai come me, spazzalo sotto il tappeto!” è questo ciò che vorrebbe dirci la cameriera. L’opera, in questo caso, vuole puntare il dito sulle modalità che il mondo occidentale utilizza oggi per affrontare i più gravi problemi globali.

### 3. Graffiti Wallpaper Hanging

La prima versione di quest’opera, affacciata sulle sponde del Regent’s Canal, risale al 2009. Immortala un operatore al lavoro, mentre ricopre un graffito con delle strisce di carta da parati grigia. Le modifiche conosciute da Graffiti Wallpaper Hanging sono state però davvero tante. Il motivo? Il graffito parzialmente oscurato dall’opera di Banksy era essa stessa una produzione artistica riconosciuta, firmata dal writer King Robbo, re dei graffiti londinese. Fu così che, a partire dal 2009, il muro su Regent’s Canal divenne il principale campo di battaglia su cui i due artisti si sfidarono a colpi di tag, sovrascrivendo e modificando per anni l’uno il murale dell’altro. La guerra ebbe fine solo nel 2014 quando, a causa di un incidente, Robbo perse la vita. In omaggio al writer londinese, dopo che Banksy ridipinse con rispetto la tag del suo acerrimo nemico, il graffito fu riportato alla sua forma originale.

### 4. I don’t believe in global warming

Anche questo pezzo, situato come il precedente sulle sponde del Regent’s Canal, merita un posto nella Top 15 di Banksy Londra. Il graffito è tanto semplice, quanto geniale e provocatorio. La scritta I don’t believe in global warming – ovvero: Io non credo nel riscaldamento globale – è stata realizzata sul limite del livello dell’acqua del canale, in cui parzialmente si immerge. In questo caso la denuncia è chiaramente riferita alla gestione delle criticità ambientali da parte dell’uomo e dei suoi governi, che ancora oggi pensano di poter risolvere i problemi ignorandoli, anziché scegliere di affrontarli.

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I Don’t Believe in Global Warming – Von Matt Brown – Banksy is a climate change denier, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=38525756

### 5. Robbo Rat

Il ratto di Banksy è ormai un’icona della street art: inconfondibile, lo troviamo in mille versioni diverse in giro per il mondo. Londra ne conta diversi esemplari, ma questo è forse tra i meglio conservati, seppur con qualche modifica d’autore. La faida tra Banksy e King Robbo non si limitò infatti a Graffiti Wallpaper Hanging ma toccò la maggior parte dei muri di Londra e quest’opera ce lo dimostra. Banksy realizzò questo pezzo in Chiswell Street, nella zona di Islington, raffigurando originariamente un ratto con un cartello che diceva London doesn’t work (ovvero,”Londra non funziona“). Il graffito è stato tuttavia trasformato da Robbo, la cui tag ha sostituito lo slogan firmato da Banksy.

### 6. Very Little Helps

Speranze davvero molto piccole” sono quelle che possono nutrire i bambini di Banksy, qui ritratti in atteggiamento patriottico mentre issano una bandiera. Non stanno giurando fedeltà alla loro patria, ma a Tesco, celebre catena di supermercati inglese attiva a livello internazionale. Sarà il modello consumista a farsi idolo guida delle nuove generazioni? Nonostante sia stato danneggiato diverse volte, Very Little Helps è ancora attualmente visibile sul muro laterale di una farmacia in Essex Road.

### 7. Shop Till You Drop

Shop Till You Drop – conosciuto anche come Falling Shopper – è senz’altro uno dei pezzi più conosciuti di Banksy. Realizzato nel 2011 sul lato di un grande edificio di uffici in Bruton Lane, nel quartiere di Mayfair, raffigura una donna che precipita tenendo una carrello della spesa. “Compra senza freni“: titolo e immagine non potevano essere più esaustivi, per un grido di lotta contro il consumismo.

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Shop Till You Drop – By Matt Brown from London, England – A Banksy in Mayfair, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=53733660

### 8. If Graffiti Changed Anything It Would Be Illegal

Il tempo e i writers l’hanno un po’ deturpata ma, nonostante questo, rientra tra le opere di Banksy tutt’ora visibili a Londra. Si trova su un muro di Clipstone Street, nel quartiere di Fitzrovia, e rappresenta un ratto che da sotto in su osserva la frase If Graffiti Changed Anything It Would Be Illegal (ovvero: Se i graffiti potessero cambiare qualcosa, sarebbero illegali). Si tratta di un richiamo a una celebre citazione di Emma Goldman, attivista anarchica promotrice dell’astensionismo, il cui motto – uno dei tanti – fu: “Se votare cambiasse qualcosa, l’avrebbero reso illegale“. Se i graffiti sono illegali, ci dice Banksy, è solo perché possono costituire una reale minaccia verso il potere.

### 9. Yellow Lines Flower Painter

Nella zona di Bethnal Green, Banksy realizza nel 2007 Yellow Lines Flower Painter, uno dei suoi pezzi più famosi. L’opera ritrae un imbianchino in tuta che si prende una pausa dopo il lavoro. Dopo aver dipinto le linee segnaletiche sulla strada e sul marciapiede, queste proseguono inaspettatamente sul muro, dove si trasformano in un grande fiore giallo. Il graffito ha subito pesanti deturpazioni, che hanno cancellato quasi completamente il personaggio dell’imbianchino. Ma se passate da quelle parti, avrete comunque modo di vedere il fiore di Banksy, che ancora svetta alto sulla facciata laterale del palazzo tra Pollard Row e Pollard Street.

### 10. Choose your weapon

Choose your weapon, ovvero Scegli la tua arma, si trova in una via del quartiere di Camberwell, nella zona di Southwark. Dipinto da Banksy nel 2010, si è conservato fino ad oggi piuttosto bene grazie ad un rivestimento in plexiglas che lo ha protetto nel tempo. La cosa che probabilmente salta all’occhio maggiormente è il contrasto tra l’aspetto realistico dell’uomo incappucciato, realizzato tramite lo stencil tipico di Banksy, e la rappresentazione stilizzata del cane al guinzaglio, che evoca una tecnica completamente diversa, riconducibile ad uno dei più grandi maestri del graffito. L’avete intuito? Lo stile è quello di Keith Haring, a cui l’opera di Banksy rende omaggio.

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Choose your weapon – by Ian Lee – Under Creative Commons license CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/) – https://www.flickr.com/photos/ian02054/6042948986/

### 11. Pulp Fiction

Se il vostro viaggio a Londra vuole omaggiare appieno il mondo dei Banksy Graffiti, ricordatevi di alzare lo sguardo, mentre prendete la metro ad Old Street. Sul muro di mattoni rossi lì accanto, fino al 2007, si trovava il celebre murale dedicato al capolavoro di Tarantino, in cui John Travolta e Samuel L. Jackson brandivano due banane, al posto delle loro pistole. A causa di un malinteso che portò una ditta di pulizie a cancellarla, l’opera oggi non esiste più, ma tutti ancora ricordano quel muro come il Muro di Pulp Fiction.

### 12. Graffiti Painter

Il Pittore di Graffiti è tra i pochi murales di Banksy ancora ben conservati a Londra, grazie ad una protezione in plexiglass prontamente fissata sulla sua superficie. Tuttavia, a quanto pare, sembrerebbe essere riuscita la sua vendita all’asta, e questo poco ci fa sperare sulle sue prossime, possibili sorti. Realizzato nel 2007, nei pressi dell’angolo tra Portobello e Acklam Road, raffigura il pittore spagnolo Diego Velasquez mentre dipinge la tag “Banksy“, con della vernice rossa. In questo pezzo, street art e barocco si incontrano senza scontro, in quanto entrambe tasselli dello stesso universo: l’arte.

### 13. Graffiti Area

Nella zona di Shoreditch si trovano altri due pezzi di Banksy perfettamente intatti. Per vederli, un’unica destinazione: ci riferiamo al giardino esterno di Cargo, locale notturno alla moda costruito all’interno di un vecchio tunnel ferroviario in Rivington Street. Qui, tra i graffiti firmati dai più noti street artists a livello internazionale (Israels Broken Fingaz Crew , Ozmo, Thierry Noir e C215, per citarne alcuni), è possibile vedere Graffiti Area (conosciuto anche come Guard Dog, ovvero “Cane da Guardia“), uno dei primi murales realizzati da Banksy a Londra. Come in molte altre sue opere, anche in questo caso ad essere presa di mira è l’autorità: il soggetto è infatti un poliziotto, rappresentato mentre pattuglia un’area dedicata ai graffiti, sguinzagliando un vaporoso barboncino bianco.

### 14. HMV Dog

His Master’s Voice Dog – noto semplicemente come HMV Dog – rimane proprio vicino a Graffiti Area. In questo caso, l’opera rivisita la storica icona dell’etichetta discografica His Master’s Voice, nata nel 1899 per produrre soprattutto musica classica, sacra e operistica e arrivata in Italia con il nome “La voce del Padrone”. Banksy ribalta il significato del disegno originale inserendo un bazooka, che il cane (portavoce di una generazione ribelle) impugna e rivolge contro il grammofono (simbolo di un’antichità superata). È questo il pezzo che, più di tutti, vuole esprimere la necessità della lotta al conservatorismo, ancora vivo nel nostro presente.

### 15.Cash Machine Girl

Nonostante l’attuale protezione in plexiglass, quest’opera ha subito diversi rimaneggiamenti che ne hanno compromesso la conservazione. Oggi delle strisce di pittura bianca la coprono parzialmente, ma riusciamo ancora a leggerla: una ragazza viene afferrata dal braccio robotico di un bancomat, trasformato da Banksy in una pericolosa macchina mangia persone. Il pezzo, realizzato nel 2007 in una via di Clerkenwell, si fa chiaramente portavoce di un messaggio di denuncia al capitalismo e al consumismo più sfrenato, che oggi domina le strade delle nostre città.

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Cash Machine Girl – Di Boberger – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3411439

#### Photo Credit

Foto di copertina: If graffiti changed anything, it would be illegal (Banksy) ~ Foto di Kurtis Garbutt – Under Creative Commons license CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/) – https://www.flickr.com/photos/kjgarbutt/12387836953