100 cose da vedere in Spagna
“Spiagge paradisiache, foreste subtropicali, catene montuose e vette che superano i tremila metri, zone vulcaniche, città millenarie e un’infinità di tradizioni da scoprire. No, non stiamo parlando di destinazioni lontane: potete trovare tutto questo e molto altro ancora senza uscire dall’Europa. La Spagna è un paese affascinante e ve lo dimostreremo proponendovi un itinerario di viaggio ricco di curiosità, angoli tutti da scoprire e mille idee per attività per tutti i gusti. City break, turismo attivo, natura… nella nostra lista delle 100 cose da vedere o da fare in Spagna c’è proprio di tutto. E non potete immaginare quanto sia stato difficile sceglierne solo 100!
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### ANDALUSIA
1. Fare il bagno nelle spiagge paradisiache di Cabo de Gata
L’attività vulcanica nella zona di Cabo de Gata ci ha lasciato un’eredità strepitosa, fatta di spiagge da sogno e scogliere mozzafiato. Volete rilassarvi sulla sabbia, andare in kayak o osservare il fondale marino? Qui c’è solo l’imbarazzo della scelta! Per aggiungere un tocco culturale alla gita, visitate il Cortijo del Fraile, un edificio abbandonato cui Lorca si è ispirato nella scrittura della sua celebre opera Nozze di sangue.
2. Ascoltare un concerto nel castello di Sancti Petri
Di fronte alle coste di Chiclana de la Frontera e San Fernando si trova il castello di Sancti Petri, una fortezza difensiva situata su un isolotto. Oltre ad ammirare un edificio dall’incalcolabile valore storico, qui potrete svolgere moltissime attività, come lezioni di yoga o zumba, oppure visitare a mostre e ascoltare concerti, specialmente in estate, quando il cartellone è particolarmente ricco di spettacoli interessanti… e non perdetevi l’esplosione di colori che la natura regala ogni giorno al tramonto.
3. Windsurf e kitesurf a Tarifa
Situata in prossimità dello Stretto di Gibilterra, Tarifa si è meritata il titolo di “capitale europea del vento”, una qualità che attrae moltissimi amanti degli sport acquatici. In questa località sulla costa di Cadice si danno appuntamento molti surfisti, ma gli esperti assicurano che Tarifa è anche il luogo ideale per praticare sport a vela. Qualunque sia il vostro sport, queste spiagge vi conquisteranno con le loro temperature gradevoli.
4. Rievocare i tempi di al-Andalus a Cordova
Cordova non ha bisogno di presentazioni, ma neanche il viaggiatore più alternativo può evitare di fare una tappa in quella che un tempo era la capitale di al-Andalus. Per andare alla scoperta del passato arabo della città, il punto di partenza ideale è l’imponente colonnato della Moschea, per poi proseguire con i bagni arabi e concludere, ciliegina sulla torta, con la Medina Azahara, una gigantesca città che mostra tutto lo splendore del califfato di Cordova.
5. Lasciarsi sedurre dalla deliziosa atmosfera dei cortili di Cordova
Maggio è il mese perfetto per cogliere l’essenza della Cordova più autentica. È il periodo in cui i cortili (“patio”) di Cordova vengono aperti al pubblico e le strade vengono invase dal profumo di garofani, gerani e gerani edera. Questa festa risale agli inizi del Novecento, ma forse non tutti sanno qual è la vera origine dei cortili: romani e musulmani, spinti dalla necessità di alleviare gli effetti del caldo, costruirono prima i pozzi e, più avanti, aggiunsero le decorazioni floreali.
6. Fare un viaggio nella Granada di Lorca
Riscoprite Granada dal punto di vista di Federico García Lorca, seguendo un itinerario dedicato al poeta, per conto vostro o partecipando a una visita guidata da un attore in costume. Lorca è riuscito a descrivere l’essenza della città come nessun altro e ora tocca a voi scoprirla al ritmo dei suoi versi più celebri. Non sapete da dove iniziare? Il Centro Federico García Lorca è un ottimo punto di partenza.
7. Entrare nel paradiso bianco della Alpujarra
A cavallo tra Granada e Almeria si trova la regione storica della Alpujarra. I suoi caratteristici paesini adornano di bianco le pendici della Sierra Nevada e seguono un tracciato ereditato dai mori che vi abitavano nel XVI secolo. Non perdetevi località come Capileira, Órgiva, Lanjarón o Trevélez: dalla loro posizione privilegiata su alcune delle cime più alte della Penisola Iberica si possono ammirare panorami di eccezionale bellezza.
8. Scoprire Doñana, il paradiso naturale di Huelva
Huelva ha il privilegio di ospitare la più importante e vasta area paludosa della Penisola Iberica, un mosaico di ecosistemi che propone diversi percorsi attraverso pinete, dune e paludi. Rimarrete incantati dalla grande biodiversità di questo luogo, che include anche specie a rischio di estinzione. Tra le tante attività disponibili spiccano sentieri escursionistici come quello che porta alle falesie dell’Asperillo o piacevoli gite in barca per ammirare comodamente la fauna.
9. Dedicarsi all’oleoturismo a Jaén
Jaén e l’olio d’oliva formano un binomio inscindibile. Basta mettere piede su queste terre per rendersi immediatamente conto di quanto sia importante l'”oro liquido” per Jaén: vi troverete infatti in un’immensa distesa di ulivi a perdita d’occhio. Con una visita a un frantoio potrete scoprire tutti i segreti della produzione dell’olio e tutte le sfumature del protagonista principale della dieta mediterranea.
10. Ordinare un piatto di pescaíto fritto a Malaga
Gli abitanti di Malaga sono chiamati boquerones (acciughe in spagnolo), ma forse non tutti sanno che questo soprannome deriva dal fatto che questo delizioso pesce è tipico della Costa del Sol. Non si può ripartire da qui senza assaggiare questa specialità locale, magari nel quartiere di El Palo o nei bar sulla spiaggia di Malagueta. La brezza marina e il garrito dei gabbiani saranno l’accompagnamento perfetto.
11. Sedersi su una delle panchine di Plaza de España a Siviglia
Plaza de España a Siviglia è un imponente complesso monumentale. Lasciatevi incantare da questo scenario e fate una gita in barca lungo il canale che ne costeggia il perimetro oppure sedetevi su una delle 48 panchine dedicate alle province spagnole. Sapevate che ne mancano due? Una è per le Canarie, perché questa piazza è stata costruita prima che l’arcipelago fosse diviso in due province, e l’altra è Siviglia, che appare già in altri murales.
12. La Madrugá**: la notte più lunga della Settimana Santa
La Settimana Santa di Siviglia è un evento toccante come pochi altri. Tutta la città si trasforma per festeggiarla con totale devozione: le strade profumano della cera delle candele, i rulli di tamburo annunciano il passaggio delle confraternite e il canto struggente delle saetas fa vibrare l’anima. Il momento clou della celebrazione è la Madrugá, quindi unitevi alla folla per immergervi nella notte più intensa della Settimana Santa a Siviglia.
### ARAGONA
13. Scoprire Torla-Ordesa: la porta d’ingresso al parco nazionale di Ordesa e Monte Perdido
Molti viaggiatori arrivano a Torla-Ordesa con l’idea di conoscere le valli di Ordesa e Monte Perdido, ma questo borgo medievale di case in pietra e tetti in ardesia riesce sempre a risplendere di luce propria. Prima di ammirare le pareti del massiccio di Mondarruego tingersi di rosso al tramonto, guardate i curiosi comignoli espantabrujas (letteralmente, spaventa streghe) che sono un segno caratteristico dei Pirenei di Huesca.
14. Trascorrere una notte ad Albarracín, il cuore di Teruel
Albarracín ha uno spettacolare centro storico che tinge di aranciato e rossiccio la Sierra omonima. Vi invitiamo a trascorrere almeno una notte in questo luogo idilliaco: al tramonto, quando le finestre delle case si illuminano, l’atmosfera si fa quasi celestiale. In quel momento particolare della giornata, la quiete avvolge le strade e il rintocco delle campane e il rumore del fiume Guadalaviar accompagnano l’eco dei vostri passi. Suggestivo, no?
15. Scattare qualche foto spettacolare nel Monastero de Piedra
Pubblicate sulle reti social le foto più spettacolari della vostra visita al Monasterio de Piedra. Anche se questo parco è stato creato dalla mano dell’uomo, non per questo è meno affascinante. La cascata di Cola de Caballo è la protagonista assoluta e vista dall’alto è uno spettacolo indimenticabile. Dopo aver visitato il parco, capirete perché è uno dei principali punti di interesse della provincia.
16. Ascoltare racconti di guerra e di fantasmi a Belchite
Ad appena 40 chilometri da Saragozza si trovano le rovine dell’antica cittadina di Belchite. Camminare per le sue strade può essere un’esperienza travolgente, che vi farà comprendere gli effetti della Guerra civile. E se vi piacciono le storie di fantasmi, siete fortunati: attorno ai suoi muri di pietra semidistrutti ruotano numerose leggende e potrete ascoltarle tutte in una visita notturna… da far accapponare la pelle.
### ASTURIE
17. Partecipare alla discesa del Sella
Se vi piacciono le emozioni forti, mettete alla prova le vostre abilità partecipando alla Discesa Internazionale del Fiume Sella, una gara di canoa che si tiene dal 1930. Ogni anno, nel mese di agosto, migliaia di atleti affrontano coraggiosamente i 15 chilometri che separano Arriondas e Ribadesella. Se non siete particolarmente competitivi, comunque, ci sono molte aziende di turismo attivo che propongono anche passeggiate lungo il fiume per godersi il Sella con più calma.
18. Aprire i polmoni ai laghi di Covadonga
Sapevate che i laghi di Covadonga sono di origine glaciale? L’Enol e l’Ercina, i più noti, si trovano a più di mille metri di altitudine e riflettono il paesaggio agreste circostante. Approfittate del vostro soggiorno qui per respirare l’aria purissima dei Picos de Europa e, se visitate la zona in autunno, seguite la strada che conduce alla faggeta di Palomberu: i suoi toni ocra e arancio vi conquisteranno.
### BALEARI
19. Trascorrere una giornata sulla paradisiaca spiaggia SesnIlletes
Il paradiso è più vicino di quanto si possa pensare, comendimostra benissimo la spiaggia di Ses Illetes, a Formentera. Facendo un tuffonin queste acque cristalline si incontra uno degli ecosistemi più importanti delnMediterraneo, la prateria marina di Posidonia. Questa spiaggia meritansicuramente più di qualche ora. Rilassatevi su questa lingua di sabbia inncompagnia di un buon libro e godetevi il silenzio che solo le onde del marenosano infrangere.
20. Fare un bagno di fango a Ibiza
Anno dopo anno le spiagge di Ibiza seducono una miriade dinviaggiatori per la loro bellezza naturale e la vivace vita notturna dell’isola.nNoi vi proponiamo un’attività alternativa in linea con lo spirito hippy dinIbiza: un bagno di fango naturale in uno degli arenili che lo consentono. Alnfango delle Pitiusas vengono attribuite molte proprietà e questa è la vostranoccasione per scoprire se è vero. Dove? Ad Aigües Blanques, cala Xarraca o SanCaleta.
21. Andare a Sóller in treno
Chi ha detto che usare i trasporti pubblici è noioso? Senandate a Maiorca, qualcosa di tanto comune può diventare un’esperienzanstraordinaria. Palma e Sóller sono infatti collegate da una linea ferroviarianche attraversa la Serra de Tramuntana e che vi regalerà panorami mozzafiato,ncon il Mediterraneo sullo sfondo. Una curiosità: questo servizio, in cui ilntempo sembra essersi fermato, è stato inaugurato lo stesso giornondell’affondamento del Titanic.
22. Immergersi nell’incanto naturale di Valldemossa
Venite a a scoprire il fascino autentico della campagna in questo piccolo borgo arroccato sulla Serra de Tramuntana, che spicca con le sue tonalità di arancione e marrone sulle verdi montagne di macchia mediterranea. Poco distante da lì troverete il mare, con calette di acque cristalline e un porticciolo che ha saputo conservare la sua anima marinara. Non ci sono dubbi: se siete in cerca di tranquillità, Valldemossa è il luogo perfetto.
23. Visitare Minorca a cavallo
Sapevate che esiste una razza di cavalli autoctona minorchina? E che esiste un sentiero che percorre tutto il litorale dell’isola? Forse di quest’ultimo avete già sentito parlare. Potreste anche andare alla scoperta dell’isola in un modo diverso dal solito: sul Camí de Cavalls in sella a un cavallo di razza minorchina. Vi vedete già al tramonto in groppa a uno di questi eleganti animali? Non vi resta che prenotare un pacchetto volo+hotel e prepararvi a godervi l’isola in modo alternativo.
24. Trascorrere una giornata al mare come un vero minorchino
Minorca attrae moltissimi turisti desiderosi di conoscere le sue spiagge paradisiache. Ma con 216 chilometri di costa, da dove cominciare? Le scelte sono davvero tante, dal paesaggio meridionale con sabbia bianca e acque turchesi, come Macarella o cala di Turqueta, fino allo scenario un po’ più selvaggio di Cala Pregonda, con le sue acque limpidissime. Un piccolo consiglio: se il vento soffia da nord, è meglio andare a sud. E se soffia da sud? Beh, ovviamente al nord!
### CANARIE
25. Immergersi nelle acque di Charco Azul sull’isola di ElnHierro
Data la loro particolare orografia, le Isole Canarie offrononmeravigliose piscine naturali sparse in tutto l’arcipelago. Sull’isola di ElnHierro si trova una delle più affascinanti: il Charco Azul. La lava vulcanica enl’erosione del mare hanno scolpito pietra su pietra questo paesaggio da favola.nQui potrete immergervi nelle sue acque azzurre protetti all’interno di unangrotta.
26. Connettersi con il grande passato della montagna sacrandi Tindaya
C’è qualcosa di mistico che circonda la piramide quasinperfetta della montagna sacra di Tindaya, che si erge solitaria in mezzo a unangrande pianura. Gli aborigeni delle Canarie la consideravano un luogo sacro enancora oggi sono visibili molte incisioni rupestri podomorfe che sononsopravvissute fino ai giorni nostri. Si può raggiungere la sommità percorrendonun sentiero escursionistico, ma può anche essere piacevole trovare un angolinontranquillo in cui immergersi nella pace di questo luogo in compagnia di un buonnlibro.
27. Scoprire il lato più selvaggio di Fuerteventura: lanspiaggia di Cofete
Il parco naturale di Jandía custodisce quella che è forse lanspiaggia più isolata di Fuerteventura. Stiamo parlando di Cofete, un gioiellonmagnifico che si apre alla vista dei più temerari che si avventurano finonall’estremità più a sud dell’isola. L’aggettivo “vergine” non ènsufficiente quando si parla di Cofete: dodici chilometri di spiaggia larga enacque cristalline con il massiccio montuoso di Jandía alle spalle lenconferiscono una personalità straordinaria. È Natura allo stato puro.
28. Fare una passeggiata al tramonto tra le Dune dinMaspalomas
Che le Dune di Maspalomas siano un’area naturale unica nelnsuo genere non è una novità e la combinazione tra deserto e oasi, sotto formandi laguna salata, fa di questa zona una vera e propria calamita per i turisti.nMa se non volete farvi travolgere dal caos di turisti, sappiate che la riservannaturale si estende per più di 400 ettari. Un consiglio: godetevi il paesaggional tramonto, quando la sabbia cambia tonalità man mano che il sole scomparenall’orizzonte.
29. Scoprire il lato più vivace del quartiere di Vegueta
È impensabile fare un viaggio a Las Palmas de Gran Canaria senza visitare il quartiere di Vegueta. Qui si trovano tutti gli edifici storici e i musei più importanti della capitale delle Canarie. Al calar del sole, il centro storico cambia volto e mette in mostra il suo lato più chiassoso, con un’offerta gastronomica e per il tempo libero tutta da gustare. Osterie, trattorie, ristoranti e terrazze vi invitano a fare una sosta rigenerante.
30. Garajonay, un paesaggio incantevole
Milioni di anni fa, il sud Europa era ricoperto in buona parte da foreste di da laurisilva, una foresta sempreverde. Oggi non restano molti esempi di questo particolare tipo di vegetazione, ma La Gomera è uno di pochi luoghi privilegiati in cui è ancora presente. Camminando nella giungla primordiale di Garajonay si ha come l’impressione di entrare in una foresta incantata, con alberi ricoperti di muschi e licheni e rampicanti che tingono di verde intenso questo bosco magico. Perdersi tra i suoi sentieri è un’esperienza davvero irrinunciabile!
31. Preparare una serata romantica sotto le stelle a La Palma
Quando cala la notte su La Palma, non si può fare a meno di alzare lo sguardo verso il cielo. Si dice infatti che qui ci siano le condizioni ideali per apprezzare il firmamento. Il punto perfetto è l’Osservatorio del Roque de los Muchachos, situato a più di duemila metri di altitudine. Copritevi bene, preparate un picnic e trascorrete una serata romantica alla luce delle stelle. Sarà un momento indimenticabile.
32. Papagayo: la spiaggia migliore di Lanzarote
Sinceramente: cosa vi piacerebbe fare a Lanzarote? Probabilmente la risposta sarà “andare in spiaggia”, e non avete tutti i torti, perché l’isola offre alcune spiagge fantastiche. Vi interesserà anche sapere che la spiaggia di Papagayo, con la sua sabbia bianca e le sue acque turchesi, è considerata il gioiello della corona e si trova nella parte meridionale di Lanzarote. Altro punto a suo favore è che fa parte del parco naturale di Los Ajaches: natura incontaminata, a portata di mano!
33. Partecipare a un’uscita di avvistamento delfini a Lanzarote
Sempre più turisti preferiscono osservare gli animali nel loro habitat naturale. Se è così anche per voi e la meta del vostro viaggio è Lanzarote, un’escursione alla ricerca dei delfini può fare al caso vostro. Salpando da Da Puerto del Carmen, a bordo di un’imbarcazione raggiungerete la zone in cui solitamente vengono avvistati, ma anche se la ricerca non dà buoni frutti potrete sempre fare un tuffo nelle acque dell’Atlantico e fare snorkeling per osservare i fondali marini.
34. Conquistare la vetta del Teide
Molti turisti arrivano a Tenerife con un’idea ben precisa: salire sul Teide. E hanno ragione, perché la cima più alta della Spagna è di per sé un monumento geologico. Salire in cima è tutt’altro che facile, quindi se non siete in perfetta forma, potete utilizzare la funivia. Comunque decidiate di salire, i sentieri e i punti panoramici sono straordinari. Ricordiamoci sempre che ciò che conta non è arrivare a destinazione, ma il viaggio che si fa per arrivarci.
35. Esplorare Icod de los Vinos, una delle cittadine più incantevoli di Tenerife
Tra le tante attrazioni di Tenerife, c’è un luogo che merita sicuramente un posticino nel vostro cuore: Icod de los Vinos. Non solo è la casa del Drago Millenario, albero imponente a cui è dedicato un parco omonimo, ma ospita anche la Cueva del Viento, un enorme tubo vulcanico che vi condurrà nelle viscere dell’isola. Se viaggiate con bambini, portateli al giardino delle farfalle: rimarranno ipnotizzati dalla magia multicolore delle loro ali!
### CANTABRIA
36. Andare a Santillana del Mar, forse il più grande tesoro cantabrico
Santillana del Mar è uno dei gioielli della Cantabria. La “città delle tre bugie” non deve la sua fama solo alle grotte di Altamira, considerate la Cappella Sistina dell’arte rupestre; nel centro storico, con le sue strade lastricate, gli edifici storici e i balconi fioriti, farete un viaggio a ritroso nel tempo. Solo un piccolo suggerimento: entrate in uno dei negozietti locali e addolcitevi la giornata con un prelibato sobao.
37. Comillas: l’eredità di Gaudí fuori dalla Catalogna
Non è necessario andare a Barcelona per ammirare il talento di Gaudí. Nella località cantabrica di Comillas troverete l’edificio di Villa Quijano, meglio noto come el Capricho, e vi verrà voglia di conoscere meglio questa città con i suoi numerosi tesori modernisti. Alzate lo sguardo verso la torre del minareto e lasciatevi conquistare dalle ceramiche vetrificate che la decorano. Se siete fortunati ed è una giornata di sole, i bagliori di luce faranno risplendere le decorazioni.
### CASTIGLIA-LA MANCIA
38. Visitare la sorgente del fiume Mundo
La provincia di Albacete nasconde uno dei fenomeni naturali più suggestivi di tutta la Spagna: nel cuore della Sierra del Segura nasce il fiume Mundo, tra cascate spettacolari e boschi di noccioli, querce e pini. Per ammirare la cascata nel suo massimo splendore, fate coincidere la vostra visita con il cosiddetto reventón, un curioso fenomeno che causa un’improvvisa “esplosione” nelle sue acque. Ma non dimenticare l’impermeabile, perché la doccia è assicurata.
39. Assistere a uno spettacolo teatrale nel Corral de comedias di Almagro
Almagro è una delle destinazioni più apprezzate di Ciudad Real. Il suo passato è strettamente legato alla storia del teatro spagnolo, quindi assistere a uno spettacolo teatrale nel suo Corral de comedias è senz’altro il modo migliore per godersi il soggiorno in questa città. Si tratta dell’unico teatro di questo genere che conserva ancora la sua struttura originaria del XVII secolo Una volta seduti, vi sentirete come nel Secolo d’Oro.
40. Lasciare volare l’immaginazione nella Città incantata
La Città Incantata, in provincia di Cuenca, risale a migliaia di anni fa e ci regala uno straordinario paesaggio naturale in cui si ergono enormi blocchi di pietra calcarea dalle forme più bizzarre. Queste formazioni millenarie sono il frutto dell’erosione del vento e dell’acqua che nel periodo Cretaceo scorreva in questi luoghi. Usa l’immaginazione per associare le conformazioni rocciose alle forme più disparate: per i bambini è un vero spasso!
41. Zaorejas: la zona balneare migliore di Guadalajara
Quando il caldo si fa sentire, bisogna trovare una soluzione… quale modo migliore di un bagno rinfrescante? Anche se Guadalajara non è sul mare, le anse del fiume Tago che attraversa Zaorejas offrono dei punti incantevoli in cui fare il bagno. Oggi questi luoghi sono tranquillissimi, ma in passato facevano parte del percorso dei gancheros, che si occupavano di trasportare a valle i tronchi destinati alle segherie.
42. Ammirare Toledo dal belvedere della Ronda del Valle
Il belvedere della Ronda del Valle offre una vista impareggiabile su Toledo. Da qui potrete ammirare la città in tutta la sua grandezza, frutto di secoli di sapiente lavoro dei celtiberi, romani, visigoti, musulmani e cristiani. Toledo, la città delle tre culture, si erge imponente all’abbraccio del fiume Tago e, in alto, risplende orgoglioso l’Alcázar, testimone di un passato tumultuoso.
43. Seguire le orme di Don Chisciotte a Consuegra
Cervantes è senz’altro il più celebre autore spagnolo, che ha conquistato una fama universale con il suo Don Chisciotte. Molti turisti visitano le terre della Mancia per sentirsi come potenti hidalgo che combattono contro i mulini a vento in groppa a Ronzinante. Se non sapete qual è il luogo ideale da cui iniziare, ecco un piccolo consiglio: Consuegra. Questa località della provincia di Toledo ospita un complesso di 12 mulini a vento sul colle Calderico: una foto scattata qui farà rodere di invidia tutti i vostri amici sui social.
### CASTIGLIA E LEON
44. Visitare la mura di Avila con i bambini
Le visite culturali con i bambini possono essere una missione impossibile, ma ad Avila non si corre questo rischio. Le sue mura sono tesoro romanico dove i più piccoli potranno trasformarsi in eroi medievali. Forse avranno bisogno di un po’ di aiuto per arrivare fino al cammino di ronda, ma vi garantiamo che il panorama mozzafiato li lascerà a bocca aperta. Altro spunto interessante: all’ingresso c’è una guida creata appositamente per loro.
45. Scoprire le leggende di Avila
Ogni edificio di Avila narra una storia e il fascino di questi luoghi è dovuto in parte alle tantissime leggende che ruotano attorno alla città e alla sua provincia. Perché non cogliere l’occasione per conoscere il carattere autentico di queste zone con un itinerario dedicato ai miti locali? Ce ne sono tantissimi per conoscere Avila in tutte le sue sfaccettature e per i più coraggiosi c’è anche un percorso notturno: da pelle d’oca!
46. Cojonudos o cojonudas: quale preferite?
Se siete a Burgos, avrete sicuramente visitato l’imponente cattedrale e sarete pronti per una pausa rigenerante nel centro storico. In Calle de San Lorenzo si possono gustare due delle tapas più iconiche di Burgos: il cojonudo, fatto con pane, uova di quaglia, pepe e chorizo, e la cojonuda, che al posto del chorizo include la morcilla, la versione spagnola del sanguinaccio. Non siete curiosi di sapere qual è l’origine delle tapas e cosa significa questo nome curioso?
47. Svelare gli enigmi della cattedrale di León
Fate una sosta lungo il Cammino e fermatevi a visitare la cattedrale di León. Questo capolavoro gotico vi sorprenderà, soprattutto per le sue maestose vetrate medievali che filtrano la luce all’interno, conferendo un’aura mistica, quasi divina, a questo luogo. Questa chiesa, però, non è solo una meraviglia architettonica, ma nasconde anche segreti che hanno a che vedere con l’alchimia e le scienze occulte. Volete scoprirli?
48. Visitare la riserva del bisonte europeo a San Cebrián de Mudá
Quando si parla di Castiglia e León, vengono subito alla mente immagini di città centenarie con un’infinità di leggende. A San Cebrián de Mudá, invece, potrete ampliare i vostri orizzonti facendo un’escursione a piedi, in bicicletta, a cavallo o in fuoristrada sulla Montaña Palentina. Presso il Centro de Interpretación del Bisonte Europeo potrete scoprire tutti i dettagli del progetto di questa riserva. Una curiosità: dal 1927 non esistono più esemplari di questo animale liberi in natura.
49. Ammirare tutti i dettagli della Cattedrale Nuova di Salamanca
La Catedral Nueva (Cattedrale Nuova) di Salamanca è uno degli ultimi esempi di gotico spagnolo. Osservandola dall’esterno, ciò che salta subito agli occhi è sicuramente il suo imponente campanile, ma avvicinandosi si possono cogliere altri dettagli più curiosi. Alla Puerta de Ramos si possono scorgere due figure estremamente suggestive: la più famosa è quella dell’astronauta, ma c’è anche un drago che mangia un gelato. Ma come è possibile?
50. Fare una foto con il diavolo vicino all’acquedotto di Segovia
La leggenda narra che una giovane donna, stanca di andare a prendere l’acqua, abbia chiesto al diavolo di costruire l’acquedotto, promettendogli in cambio la propria anima se fosse riuscito a terminarlo prima dell’alba. Fortunatamente il primo raggio di sole illuminò il suo volto un attimo prima che il demonio posasse l’ultima pietra: in questo spazio è stata incastonata una statua della Vergine e, accanto all’acquedotto, è stata collocata una statua di un diavolo, proprio in onore di questa leggenda. E voi, che patto fareste con il diavolo?
51. Entrare in una trattoria di Segovia e ordinare un piatto di cochinillo
Per conoscere bene una città, è indispensabile conoscere le sue specialità gastronomiche e a Segovia non si può non assaggiare il maialino arrosto, il cochinillo. La ricetta è sorprendentemente semplice, ma il risultato è semplicemente delizioso. La cosa forse più curiosa è l’abitudine di tagliare il maialino arrosto usando un piatto, una tradizione che oggi serve a capire se la carne è tenera e cotta a puntino.
52. Visitare il chiostro romanico di San Juan de Duero
Visitando Soria, sulla sponda opposta del fiume troverete il monastero di San Juan de Duero, con il suo sorprendente chiostro romanico, un gioiello medievale senza tetto che si può visitare sotto i raggi del sole, con il Monte de las Ánimas sullo sfondo. Questo è proprio il luogo a cui si è ispirato Gustavo Adolfo Bécquer nella composizione della leggenda dedicata a questa montagna.
53. Assistere alle sfilate del mercato medievale di Peñafiel
Vi piacciono i mercati medievali? Allora non potete perdervi quello di Peñafiel, in provincia di Valladolid perché gli abitanti del paese lo trasformano in un villaggio medievale, con sfilate, giochi, laboratori artigianali e, naturalmente, rievocazioni storiche. Questa fiera vi farà fare tuffo nella Valladolid di una volta, mentre i più piccoli potranno divertirsi con il tiro con l’arco o l’esibizione di falconeria.
54. Scoprire la città romantica di Zamora
Tutta la provincia di Zamora è costellata di angoli meravigliosi, ma nel suo capoluogo si concentra la più grande collezione di edifici e monumenti di arte romanica della Penisola Iberica. Visitare questa città è come fare un salto nel Medioevo, soprattutto quando ci si trova davanti alla cattedrale. Nel XI secolo la città subì un assedio di sette mesi da cui si difese in modo eroico; da questo avvenimento deriva un detto popolare: “Zamora non si conquista in un’ora”.
### CATALOGNA
55. Passare una giornata divertente al Tibidabo, il parco più antico della Spagna
Il monte Tibidabo taglia il profilo di Barcellona, con il tempio del Sagrado Corazón in cima. Lì accanto si trova il più antico parco divertimenti della Spagna, fondato nel 1901. Salire sulle montagne russe e godere dei panorami più spettacolari di Barcellona è un buon incentivo, ma non è niente in confronto alle attrazioni più emblematiche come l’Aereo, che dal 1930 colora il cielo di Barcellona, o il Museo de Autómatas, con le sue curiose sculture meccaniche.
56. Dedica una domenica al vermut a Barcelona
Il vermut è una vera e propria istituzione per i catalani “doc”. In quale momento della giornata si beve? Qui la tradizione vuole che si prenda soprattutto la domenica mattina. Uscite, andate a cercare un’osteria tipica e ordinate un vermut con selz, magari accompagnato da uno spuntino a base di olive, vongole, patate o alici marinate come aperitivo prima del pasto domenicale.
57. Regalare una rosa o un libro per Sant Jordi
Il 23 aprile tutta la Catalogna festeggia il giorno di Sant Jordi (San Giorgio), ma è a Barcellona che questa festa assume un colore tutto speciale: le strade vengono invase da rose e libri e si formano code chilometriche davanti alle bancarelle delle librerie cittadine, tutte con un tema dominante, ossia la leggenda di San Giorgio e il drago. I barcellonesi lo considerano il giorno più bello dell’anno. Da non perdere assolutamente.
58. Ordinare una tapa bombas alla Barceloneta**
Questa deliziosa tapa, una crocchetta di patata ripiena di carne e ricoperta con una salsa agro-piccante, è nata alla Barceloneta ed è la pi
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