15 parchi nazionali italiani per vivere la magia della natura
“Dal Parco Nazionale del Gran Paradiso a quello del Cilento: i profumi, le cascate e gli “abitanti” dei 15 parchi nazionali italiani più belli.
Mare e ghiacciai, boschi e silenzi, borghi e santuari sfiorano i fianchi dei parchi nazionali italiani più belli, uno scrigno di antico fascino, dove la diversità diventa bellezza per gli occhi, respiro per l’anima. Alcuni parchi sono il regno dell’aquila reale, dei lupi, del falco pellegrino, altri ammiccano al mare, alle isole scolpite sotto la loro ombra rassicurante e la possanza di tanto nerborute quanto fragili radici.
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### 1. Nel Parco Nazionale del Gran Paradiso tra camosci e stambecchi
Lo stambecco, presente in molti esemplari, è il simbolo del Gran Paradiso, il più antico parco istituito in Italia, nel lontano 1922. Ma ci sono anche i camosci, le volpi, l’aquila, il gipeto tra gli inquilini di quest’area le cui montagne, nel 1856, erano state dichiarate da Vittorio Emanuele II Riserva Reale di Caccia. Situato a cavallo tra la Valle d’Aosta e il Piemonte, questo parco, attraversato da un terreno prevalentemente montuoso, confina, dal lato francese, con il Parco Nazionale della Vanoise. Racchiuso dalla Val di Cogne, dalla Val di Rhêmes, dalla Valle dell’Orco, dalla Valsavarenche e dalla Val Soana, il Gran Paradiso è l’unico massiccio montuoso culminante a oltre 4mila metri in territorio nazionale.
### 2. Il Parco Nazionale dello Stelvio: un “museo” ad alta quota dove volano le aquile
Il parco più grande d’Italia si allunga, con i suoi oltre 130mila ettari, tra i masi, le malghe, i ghiacciai del Trentino, le valli della Lombardia, i laghi dell’Alto Adige, come una mastodontica creatura composta da roccia, prati, boschi di conifere. Questo parco d’alta quota, sorvegliato dall’aquila reale, abitato da cervi, stambecchi, marmotte, conserva strade, mulattiere militari, trincee e villaggi, testimoni della Grande Guerra. Il Parco dello Stelvio si estende su un territorio di 24 comuni e raggiunge un massimo di 3.095 metri sulla cime dell’Ortles.
### 3. Il Parco Naturale Adamello Brenta, tra laghi e ghiacciai
Il Ghiacciaio Adamello, uno dei più estesi d’Europa, e ben 48 laghi sono il fiore all’occhiello della più vasta area protetta del Trentino, che ospita i gruppi montuosi dell’Adamello e del Brenta stretti tra le Valli Giudicarie, la Val di Non, e la Val di Sole. Abeti, alberi monumentali, torbiere, valli e rupi inaccessibili attraversano il parco coinvolto dal 1996 nel progetto di reintroduzione dell’orso bruno, uno dei più illustri e salvaguardati ospiti dell’area.
### 4. Rupi, grotte e stelle alpine: il fascino del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi
Rupi, ghiaioni, prati montani e pascoli d’alta quota si inseguono nella suggestiva cornice delle Dolomiti Bellunesi, Patrimonio Unesco. Cardi, rododendri, stelle alpine, compongono la flora di questo parco la cui superficie è interamente compresa nella provincia di Belluno, tra i comuni di Feltre, Longarone, Ponte nelle Alpi, Sedico, Sospirolo, Val di Zoldo. L’Altopiano Erera-Brendol-Piani Eterni, con le sue spettacolari grotte carsiche, è uno dei luoghi più affascinanti dell’area.
### 5. Il Parco Nazionale delle Cinque Terre: tra mare e cielo
Cinque borghi, simili a cinque perle scolpite sul mare, guardano alle isole dai loro cian – strisce di terra coltivate – sorretti da chilometri di muretti a secco. Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare sono le cinque ammalianti terre racchiuse dall’omonimo Parco Nazionale, tra i più piccoli d’Italia, con i suoi 3mila ettari. Un paesaggio fortemente antropizzato, modificato sezionando gli scoscesi pendii collinari, caratterizza il Parco Nazionale delle Cinque Terre, definito anche “Parco dell’uomo”, inserito nella lista dei Patrimoni Unesco.
La costa, alta e frastagliata, debolmente incisa da insenature e promontori, è percorsa dal profumo di timo e rosmarino. Il falco pellegrino sorvola le inaccessibili falesie, la macchia mediterranea protegge il riccio, il tasso, la donnola, mentre il pino marittimo e i castagneti svettano ad alta quota. Itinerari tematici e sentieri di trekking si sviluppano attraverso una rete lunga 120 chilometri, per un’esperienza tra cielo e mare di intenso fascino.
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### 6. Uno scrigno di arte e profumi: il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano
Ha l’asprezza dell’Isola di Capraia, i colori dell’Elba, la bellezza del Giglio, il fascino solitario di Pianosa, Montecristo, Gorgona e Giannutri, questo arcipelago battuto da sentieri e itinerari sospesi tra mare e terra. Dal Santuario Internazionale dei Cetacei, attorno alle isole, al Santuario delle Farfalle dell’isola d’Elba, ci sono sentieri che emanano magia. Profumo di mirti ginepri, ginestre e lavanda stordiscono il mare, si insinuano tra gli scogli, tra i resti delle ville romane, catturano spiagge, torri, rocche e vecchi borghi attraversati da una silenziosa, vibrante armonia.
### 7. Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, dove gli Etruschi veneravano gli dei
I due santuari di Camaldoli e La Verna sbucano dalla foresta come umili braccia rivolte al cielo. Questa tappa è una delle più note all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, situato nell’Appennino tosco-romagnolo, tra le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze. Poco distante, il Lago degli Idoli, dove gli Etruschi veneravano le loro divinità, a sud della cima del Monte Falterona, è il più importante sito archeologico casentinese. Anche la Cascata dell’Acquacheta, descritta da Dante nell’Inferno, è una delle perle del Parco.
### 8. Il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, il regno dell’orso bruno marsicano
Le origini di questo parco, tra i più antichi sul territorio nazionale, sono strettamente connesse alla conservazione di alcune specie quali il lupo, il camoscio d’Abruzzo e l’orso bruno marsicano. Compreso tra le province di Isernia, l’Aquila, e Frosinone, il Parco si estende in prevalenza nel territorio dei Monti Marsicani, sconfinando, con i suoi boschi di faggio, nella Valle del Giovenco e in Val di Comino.
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### 9. Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, un paradiso dai pittoreschi borghi
Un caleidoscopio di ecosistemi e di paesaggi caratterizza questo parco immerso nel cuore dell’Appennino, tra le province di Teramo, L’Aquila, Pescara, Rieti e Ascoli Piceno. All’interno del suo territorio è racchiuso il Calderone, il ghiacciaio appenninico più meridionale d’Europa. Laghi, fiumi e cascate si alternano a borghi caratteristici – come il pittoresco Santo Stefano di Sessanio, – antichi tratturi, conventi e abbazie. Il camoscio appenninico, il cervo, il capriolo, il lupo, il gatto selvatico ne caratterizzano il patrimonio faunistico.
### 10. Il Parco Nazionale della Majella tra eremi e antichi mestieri
Canyon imponenti, pianori d’alta quota, capanne in pietra a secco e caratteristici borghi attraversano il Parco Nazionale della Majella. Una rete di eremi e luoghi di culto – dal complesso rupestre di S. Liberatore all’Eremo di San Michele di Pescocostanzo – si estende all’interno dell’area. Qui la tradizione artigianale sopravvive nei prodotti degli scalpellini, dei fabbri, dei tessitori che lavorano nelle antiche botteghe sparse tra i borghi del parco.
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### 11. Il Parco Nazionale del Gargano: una magia di boschi e isole
“Un monte vario, che ha l’età di Matusalemme e, nel cuore, la Foresta Umbra, con abeti, laceri e tassi, caprioli e volpi che scappano tra i piedi e con ogni pigolío di uccelli”. Così Ungaretti descriveva il Gargano, situato nell’estrema parte nord-orientale della Puglia, in provincia di Foggia. Le Isole Tremiti, luminose, fluttuanti sull’Adriatico, sono il fiore all’occhiello di questo Parco scolpito tra rocce sedimentarie, calcari e dolomie, e solcato da doline, conche chiuse formatesi in seguito alla dissoluzione del carbonato di calcio che costituisce le rocce. I laghi di Lesina e di Varano, il più grande dell’Italia meridionale, sono a tutti gli effetti due lagune.
### 12. Il Parco Nazionale del Circeo, la dimora della maga di Ulisse
Con la sua caratteristica forma a mezzaluna, la Duna litoranea del Parco Nazionale del Circeo – Parco che si estende lungo il tratto di litorale tra Anzio e Terracina – corre lungo la costa, dalle falde del promontorio del Circeo – mitologica dimora della maga Circe – fino a Capo Portiere. In primavera la fioritura rigogliosa, il giallo delle Leguminose e il rosa delle Silene trasformano la Duna in un ridente mosaico di colori. La Selva di Circe è uno dei pochi esempi di foresta planiziaria, ovvero di pianura, esistente in Italia. Una caratteristica di questo parco sono le “piscine”, aree paludose che si formano soprattutto in autunno in seguito all’accumulo di acqua piovana, e le “lestre”, zone in cui, un tempo, gli abitanti stagionali edificavano i loro precari villaggi.
### 13. Uno spettacolo alle pendici del vulcano: il Parco Nazionale del Vesuvio
Simile a una cintura stretta intorno al Vesuvio, questo parco istituito nel 1995 e collocato nel comune di Ottaviano, ospiterebbe tra i suoi boschi, secondo la leggenda, la baracca della strega Amelia, celebre personaggio di Walt Disney. All’interno del Parco si snodano diversi sentieri che si prestano a interessanti escursioni: dalla “Valle dell’Inferno” alla traversata del Monte Somma, dalla Riserva Naturale Tirone-Alto Vesuvio al percorso che conduce al cratere del vulcano dopo aver attraversato suggestivi boschetti colorati popolati da valeriana e ginestre.
### 14. Il Parco Nazionale del Pollino, uno scrigno tra due mari
La più grande area protetta di nuova istituzione in Italia, costituita dai massicci del Pollino e dell’Orsomarso, attraversa l’Appennino Meridionale Calabro-Lucano e spazia, in una straordinaria varietà di ambienti, dal Mar Tirreno allo Jonio, dai Piani di Campolongo, Novacco e Lanzo, ai Piani del Pollino, dalle Gole del Lao e del Raganello, percorrendo fiumi e torrenti. Tra gli insetti che popolano il parco va ricordato il Buprestis splendens, uno dei coleotteri più rari d’Europa, e Rosalia alpina, un coleottero azzurro con macchie nere, indice di un basso grado di alterazione degli ambienti forestali.
### 15. Il Parco Nazionale d’Aspromonte, una perla tra cielo e mare
Neve e mare, borghi arroccati e fiumare, cascate e sentieri affascinanti si intrecciano in quest’area naturale protetta, stretta intorno al Massiccio dell’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria. Diversamente dal versante tirrenico, interessato da un sistema di faglie, il lato ionico è caratterizzato da pendenze uniformi fino alla costa. All’interno del Parco, attraversato da pittoreschi borghi, tra i quali Bova, Gerace, Scilla, San Giorgio Morgeto, corrono lecci e castagni, faggi e abeti bianchi. Tra i suoi abitanti si incontrano il lupo, il cinghiale, il ghiro, il gufo, l’aquila reale.
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Photo credit
Foto di copertina: Mandrie al pascolo nell’altopiano, al lago di Pietranzoni – Di A Passerini – Opera propria, CC BY-SA 4.0, **[LEGGI”>https://www.expedia.it/explore/15-laghi-italiani-da-vedere-una-volta-nella-vita)**
**[LEGGI ANCHE: Le 10 più belle montagne delle Dolomiti!](https://www.expedia.it/explore/le-10-piu-belle-montagne-delle-dolomiti)**”
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