Borghi in Sicilia: 15 gioielli tra cibo, mare e storia
“Ecco alcuni borghi in Sicilia da vedere assolutamente e da gustare tra una granita e un calice di vino. Ve ne proponiamo 15.
Gomitoli di strade scoscese, in cui il tempo sembra essersi fermato, si sfilacciano tra sedie e tavolini fuori dai portoni e panni stesi ad asciugare, mentre il profumo di paste e arancini sposa quello del sole e del mare che ammicca a case di pietra, castelli medievali, impronte arabe e grotte d’arenaria. Sono tanti, belli e diversi i borghi di Sicilia. Sono fucine di civiltà, approdi di popoli e storie, tracce che il mare ha depositato affastellandole su monumenti rimasti ancora intatti, testimoni di dominatori e conquistati.
### 1. Castelmola (Messina)
Abbarbicato su un cocuzzolo a strapiombo sul mare, il borgo di Castelmola è una suggestiva terrazza con vista sulla vicina Taormina e sulla costa calabra. Del castello, di epoca incerta, restano le vestigia delle mura normanne, mentre la Chiesa Madre è un crogiolo di stili architettonici, dal romanico al gotico, all’architettura araba. Esplorate il paesino dopo aver gustato il tipico vino alla mandorla che il suo inventore, fondatore dell’Antico Caffé San Giorgio, era solito offrire in segno di benvenuto agli ospiti.
### 2. Montalbano Elicona (Messina)
Nel castello di questo caratteristico borgo medievale a una settantina di chilometri da Messina, il re Federico II d’Aragona aveva la propria residenza estiva. Non perdetevi una passeggiata tra i graziosi vicoli, le chiese, e una visita alla Riserva Orientata di Malabotta.
### 3. San Marco d’Alunzio (Messina)
Dalla sommità del Monte Castro, San Marco d’Alunzio domina il Parco delle Nebrodi. Con la sua storia millenaria, risalente al IV secolo a.C., l’antica Aluntium conserva dell’antica città greca alcuni resti del Tempio di Ercole. La sera, quando le luci si accendono su quel che resta del Castello Normanno, l’atmosfera di questo borgo diventa magica.
### 4. Aci Trezza (Catania)
I Faraglioni dei Ciclopi, pittoreschi scogli basaltici lanciati, secondo la leggenda, da Polifemo contro Ulisse, durante la fuga, dominano il panorama di questo pittoresco borgo di pescatori a pochi chilometri da Catania. Impossibile aggirarsi tra le stradine senza pensare a Giovanni Verga che scelse Aci Trezza per l’ambientazione del suo celebre romanzo I Malavoglia o a Luchino Visconti che in questo borgo girò La terra trema. Nei pressi della Chiesa del Patrono è stata identificata la famosa “Casa del nespolo” del romanzo, nel cui edificio troverete un piccolo museo dedicato alla tradizione marinara.
### 5. Castiglione di Sicilia (Catania)
Era il 1233 quando questo caratteristico borgo del Parco dell’Etna e del Parco Fluviale dell’Alcantara, fu nominato dal re Federico II di Aragona, che usò il castello come residenza estiva, “città animosa”. U Cannizzu, una torre in arenaria con il sottostante camminamento, la cui origine si fa risalire tra il XII e il XIV secolo, fu la prima roccaforte ad essere espugnata da Federico III quando sottrasse il feudo a Ruggero di Lauria.
### 6. Sutera (Caltanissetta)
Rannicchiato ai piedi del Monte San Paolino – una mastodontica roccia monolitica con, in vetta, l’omonimo santuario – con il suo grazioso centro urbano di impianto medievale, il borgo di Sutera, a una quarantina di chilometri da Caltanissetta, si snoda tra i caratteristici quartieri di Rabato, Rabatello e Giardinello. Un dedalo di viuzze e ripide strade acciottolate si inerpica tra chiese e ruderi di grande fascino.
### 7. Sperlinga (Enna)
I Greci la chiamavano “spelonca”. Ed infatti ancora oggi il territorio attorno a Sperlinga, inserito tra i Borghi più belli d’Italia, è caratterizzato da grotte scavate nell’arenaria. Attestato come castrum già a partire dal 1239, Sperlinga, nato come borgo feudale ai piedi del castello di epoca normanna, si è espanso a partire dal 1597. Vale la pena di visitare l’antichissimo Castello Rupestre.
### 8. Marzamemi (Siracusa)
In questo pittoresco borgo marinaro in provincia di Siracusa, tra Pachino e Noto, il tempo sembra essersi fermato. La sua costruzione risale al Mille, anno in cui gli Arabi realizzarono una tonnara che per secoli sarebbe stata la più importante della Sicilia orientale. Marzamemi riflette oggi l’impronta settecentesca conferitale dalla famiglia Villadorata, che allargò gli spazi della tonnara e realizzò la chiesa e le case dei pescatori. Questo borgo è perfetto come punto di partenza per gli itinerari alla scoperta della vicina Riserva di Vendicari.
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### 9. Ragusa Ibla (Ragusa)
“Bisogna avere una certa qualità d’animo, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo nero che spia” scriveva di Ibla Gesualdo Bufalino. In realtà, più che un borgo, Ragusa Ibla è uno dei quartieri che caratterizzano il centro storico di Ragusa, abbarbicato sulla collina, dove potrete apprezzare diverse chiese e palazzi in stile barocco.
### 10. Scicli (Ragusa)
Con il suo centro storico inserito dall’Unesco nella lista dei Patrimoni dell’Umanità, Scicli assomiglia a un presepe barocco. Concedetevi una passeggiata tra gli edifici settecenteschi, le architetture religiose e gli eleganti palazzi. Non dimenticate Palazzo Beneventano, considerato uno dei più bei palazzi barocchi della Sicilia.
### 11. Sambuca di Sicilia (Agrigento)
Questo pittoresco borgo a circa 90 chilometri da Agrigento, incastonato nella Valle del Belice, regala un affascinante affaccio su boschi e colline. La presenza di strati risalenti a epoche diverse – dal periodo arabo a quello normanno, dalla dominazione aragonese all’epoca barocca, borbonica e rinascimentale – accentua il fascino di questo centro. I segni dei diversi periodi architettonici sono rimasti impressi sulle facciate barocche dei palazzi e delle chiese, tra i resti dell’antico Castello, tra le Torri di Pandolfina – fuori dal centro storico – e nel Fortino arabo di Mazzallakkar, a ridosso del Lago Arancio.
### 12. Erice (Trapani)
Gabriele D’Annunzio lo esaltava come “la vetta annunciatrice della Sicilia bella”, Virgilio lo cantava nell’Eneide. Vi sembrerà quasi di volare mentre l’auto si arrampica lungo il ripido percorso che dalla vicina Trapani conduce al magico borgo di Erice, fondato, secondo Tucidide, dagli esuli troiani. Raggiungetelo al tramonto e concedetevi una foto dal suggestivo Castello di Venere prima di assaggiare i tipici bocconcini di Erice o i mostaccioli in una delle tante pasticcerie del borgo.
### 13. Gangi (Palermo)
Antiche chiese, vecchi campanili, palazzi signorili e un gomitolo di viuzze che si fanno spazio tra case che si sfiorano. Dalla Chiesa Madre di San Nicolò a Palazzo Sgadari, dalla Torre dei Ventimiglia alla Torre Saracena, di cui restano ancora visibili l’arco di accesso e le merlature, Gangi è una tappa da non perdere nell’itinerario alla scoperta dei borghi più belli.
### 14. Cefalù (Palermo)
Protetto dalla sua Rocca e dal profilo inconfondibile del suo affascinante Duomo, il nucleo medievale di Cefalù è un piccolo gioiello. Dopo una passeggiata gustando un gelato tra le sue strade strette, dedicate una visita al Mandralisca. Questo importante museo, accanto a dipinti quattrocenteschi, ospita il famoso Ritratto d’ignoto marinaio di Antonello da Messina.
### 15. Ginostra (Stromboli-Isole Eolie)
La sensazione di chi giunge a Ginostra, indubbiamente uno dei borghi più selvaggi e difficilmente raggiungibili della Sicilia, situato nella parte sud-occidentale dell’Isola di Stromboli, è quella di trovarsi in un luogo magico, fuori dal tempo. Questo poetico dialogo tra mare e cielo è interrotto soltanto dal brusio dei suoi circa 30 abitanti e dai passi di qualche avventuroso turista. A Ginostra, raggiungibile esclusivamente via mare da Stromboli, manca l’illuminazione pubblica, sebbene la luce sia presente nelle poche case a picco sul mare. Visitatela di giorno per godervi la straordinaria quiete e una vista mozzafiato sulle isole dell’arcipelago e sulla costa calabra.
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#### Photo credit
Foto di copertina: Panorama dal borgo di Erice – By Michal Osmenda from Brussels, Belgium
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