Cosa vedere a Parma tra monumenti e piazze, parchi e teatri
“Raffinata ed elegante, è sede di alcune delle più alte espressioni dell’arte italiana: ecco cosa vedere a Parma, la città del Correggio e del Parmigianino.
Famosa in tutto il mondo per i suoi prodotti gastronomici d’eccellenza, la città emiliana è uno scrigno di tesori da scoprire, a cominciare dal binomio Cattedrale e Battistero, che fa di piazza Duomo una delle più belle in Italia. Ecco le 10 cose da vedere a Parma e dintorni!
### 1. Il Duomo
Piazza del Duomo è la piazza storica di Parma, nonché uno degli scenari medievali più belli e meglio conservati d’Italia. I protagonisti indiscussi sono due – il Duomo e l’adiacente Battistero – a cui, un po’ più timidamente, si aggiunge il Palazzo del Vescovado. L’attuale edificio del Duomo, che sarebbe la cattedrale di Santa Maria Assunta, rappresenta un vero e proprio gioiello del romanico europeo. Risale alla seconda metà dell’XI secolo, ma ha conosciuto rifacimenti e aggiunte fino ai primi anni del ‘500 (come il bel campanile in stile gotico, costruito due secoli dopo) oltre a diversi interventi di restauro, l’ultimo dei quali terminato nel 2015.
Gli affreschi cinquecenteschi che decorano gli interni, in particolare le volte e le pareti, sono tra le prime ragioni che motivano l’immancabilità di una visita al Duomo: il transetto destro si apre alla Deposizione di Benedetto Antelami, artefice della stessa cattedra episcopale, mentre la cupola è pronta ad avvolgervi nel vorticoso e rivoluzionario affresco del Correggio, l’Assunzione della Vergine. L’ingresso al Duomo è libero, motivo in più per non perdervi questo capolavoro.
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### 2. Il Battistero
Un imponente e bellissimo prisma a base ottagonale, interamente in marmo rosa di Verona, spalleggia degnamente la maestosità della cattedrale. È il Battistero, un’architettura che, se seconda al Duomo, lo è per cronologia e non certo per bellezza. I suoi lati accolgono alla base tre portali massicci – che hanno anche i loro nomi: della Vergine quello a nord, della Vita quello a sud e del Giudizio Finale quello a ovest – intervallati da arcate cieche, mentre in elevato si fanno attraversare da quattro file di loggette architravate. L’interno è uno spettacolo: le pareti sono scavate da 16 nicchie – di cui 13 affrescate – e corredate da altorielivi che raffigurano le personificazioni dei mesi e dei segni zodiacali, scolpiti dallo stesso Benedetto Antelami che lavorò al Duomo. Anche qui, la cupola è rigorosamente affrescata: un ombrello magnifico a protezione della grande vasca battesimale del XIII sec.
### 3. La Chiesa di S. Giovanni Evangelista
Il grande complesso benedettino di San Giovanni Evangelista si trova subito dietro Piazza del Duomo e include, oltre alla chiesa, il monastero e la spezieria storica. Le decorazioni pittoriche della chiesa sono il fiore all’occhiello dell’abbazia, che per affrescare i suoi interni richiese l’abile mano del Parmigianino – autore dei Santi raffigurati in tre delle cappelle della navata sinistra – e il genio del Correggio. A rivestire la cupola è il Transito di S. Giovanni, considerato uno dei massimi capolavori del pittore emiliano.
### 4. L’Antica spezieria di San Giovanni
Dicono che il Parmigianino, che nacque e morì a Parma, ad appena 37 anni, nell’ultimo periodo della sua vita avesse perso il lume della ragione per via dell’alchimia, una passione malata che lo assorbì completamente allontanandolo dalla strada buona e giusta della pittura. Entrando nell’antica spezieria di San Giovanni sembra per un attimo di tornare a respirare i fumi alchemici che incantarono il Parmigianino. Si tratta di una farmacia cinquecentesca – l’unica conservatisi in Italia – che possiede affreschi, strumenti e arredi originali del XVI e XVII secolo. Nella sala del Pozzo ci sono ancora gli alambicchi utilizzati per la preparazione delle antiche ricette mediche…da vedere!
### 5. Il Monastero di S. Paolo
Se c’è una cosa per cui la Badessa Giovanna da Piacenza non badò al risparmio è la decorazione del monastero di S. Paolo e, in particolare, del suo appartamento privato. La famosissima Camera di S. Paolo è proprio la stanza della badessa, che per affrescarla chiamò il Correggio. L’ambiente è pressoché cubico, con un soffitto splendidamente dipinto: la volta ad ombrello si trasforma in un pergolato aperto sul cielo, che in qualche modo pare richiamare la mantovana Camera degli Sposi del Mantegna. Anche in questo caso, siamo di fronte ad uno degli esempi più alti dell’espressione artistica cinquecentesca.
### 6. Piazza Garibaldi
Tutte le città italiane hanno la loro “piazza del giorno”, quel punto nodale vissuto e affollato che fa da fulcro al centro storico. Nel caso di Parma, questo ruolo è svolto da Piazza Garibaldi, dove si trova la Chiesa di S. Pietro, a cui si affianca la strada dell’Università e, dominante su tutto il lato nord, il Palazzo del Governatore. La sua caratteristica Torre dell’Orologio, oltre – prevedibilmente – ad un grande orologio, mostra due meridiane, tanto curiose quanto complesse. Queste risalgono all’800 e – a quanto dicono – permettono di fare un’astrusa serie di calcoli in grado di definire, oltre alle ore del giorno, anche i fusi orari, i mesi e le costellazioni zodiacali.
### 7. Palazzo della Pilotta
Quello della Pilotta è un enorme complesso di edifici, la cui costruzione iniziò nel 1583 per poi protrarsi per secoli, a causa di continui ampliamenti e ricostruzioni. Il nome deriva dal gioco basco della pelota, un tempo praticato in uno dei cortili del palazzo.
Ciò che avrebbe dovuto essere la principale sede dei servizi della città – includendo il maneggio, la scuderia e la caserma – oggi si è trasformato nel più importante centro culturale parmense: al suo interno si trovano infatti il Museo Archeologico Nazionale, che custodisce ricche collezioni pre e protostoriche, romane e longobarde; la Galleria Nazionale, che espone opere di inestimabile valore, firmate da artisti come Canaletto, Van Dyck, Leonardo da Vinci e – immancabilmente – Correggio e Parmigianino; la Biblioteca Palatina e il celebre Teatro Farnese, quasi completamente rifatto a nuovo – ma con materiali recuperati – in seguito ai bombardamenti del 1944. La sua struttura, interamente in legno grezzo, è di enorme impatto e se date un’occhiata al programma del Teatro Regio – in particolare durante il Festival Verdi che ogni anno anima Parma tra settembre e ottobre – può essere che riusciate a vederlo “all’opera”.
### 8. Teatro Regio
Tra i più importanti teatri italiani, il Teatro Regio di Parma fu fatto costruire negli anni venti del ‘800 dalla duchessa Maria Luigia e rinnovato a metà del secolo. La facciata neoclassica, che presenta un porticato a doppio ordine di finestre, è decorata con rappresentazioni della Fama e della Lira e introduce all’elegante platea ellittica, su cui si alzano quattro ordini di palchi e il loggione. Mirabile anche il lampadario, proveniente da Parigi. Inoltre, i lavori di restauro hanno portato alla luce rovine di epoca romana.
Il Teatro Regio ospita ogni anno un’importante stagione lirica e il tradizionale appuntamento del Verdi Festival, eventi di grande richiamo per tutti gli appassionati del genere.
### 9. Parco Ducale
Il fiume Parma divide il centro storico in due parti. Quella “di là dall’acqua” – ovvero, quella ad ovest del torrente – è dominata dal bellissimo Parco Ducale. È indubbiamente il parco più importante della città e quello a cui i parmensi sono più affezionati. Quest’area verde di oltre 20 ettari, estremamente curata, fu prima farnese, poi borbonica, in seguito di Maria Luigia d’Austria e infine, proprio per volere di quest’ultima, venne aperta al pubblico. Con una bella passeggiata lungo il viale centrale, che taglia in due il parco, potrete godervi l’ombra dei platani e degli ippocastani, vedere il Palazzo Ducale del Giardino e arrivare fino alla peschiera. L’isolotto che la abita è sormontato dalla Fontana del Trianon, confrontabile solo con le fontane di Versailles, a cui è dichiaratamente ispirata.
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### 10. I castelli
Le signorie che regnavano sul territorio tra XIV e XV secolo hanno lasciato in eredità alcune splendide rocche, che impreziosiscono la provincia di Parma. Tra i tanti, meritano sicuramente una visita il Castello di Torrechiara, la Rocca di Fontanellato, la Reggia di Colorno e il Castello di Bardi.
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Foto di copertina: Parma – Piazzale della Pace
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