By Expedia Team, on September 27, 2017

Delta del Po in bici: 4 itinerari tra natura e storia

Amata per il birdwatching, la foce del fiume più lungo d’Italia è un’oasi naturale da scoprire. Quattro itinerari per scoprire il Delta del Po in bici.

Il fiume Po nel suo calmo procedere verso il Mare Adriatico dà vita a una delle aree più umide e spettacolari del Mediterraneo: il Delta del Po, un luogo amato dagli appassionati di birdwatching – impressionante è la varietà e ricchezza di fauna che popola questo luogo – ma anche dagli affezionati del cicloturismo. Tra canneti, canali, pinete, boschi e innumerevoli paesaggi i ciclisti incontrano un paesaggio unico in Italia. Quattro gli itinerari da percorrere lungo il Delta del Po in bici, selezionati per voi per innamorarsi di questa incredibile foce.

Vista area di Comacchio sul Delta del Po – By Didier Descouens (Opera propria), via Wikimedia Creative Commons

### 1. Itinerario Lidi – Valli di Comacchio

L’itinerario si snoda in un breve ma suggestivo percorso, lungo una ventina di chilometri, che dal mare conduce alle Valli di Comacchio. Punto di partenza del tour su due ruote è il Lido degli Estensi, in prossimità del traghetto di collegamento con Porto Garibaldi impiegato per il trasporto di pedoni e biciclette. Sorpassato il Canale Longonovo, dove pescano le reti dei bilancioni, si giunge alla spettacolare Salina di Comacchio, oasi naturale per colonie di uccelli acquatici, tra cui gli immancabili fenicotteri rosa.

Percorrendo il sentiero verso Casone Foce si incontra quindi l’antica costruzione difensiva della Torre Rossa e da Stazione Foce sono disponibili eventuali escursioni guidate a piedi o in battello per esplorare le Valli. Seguendo a destra la strada arginale di Valle Fattibello si arriva al centro storico di Comacchio, la “Venezia emiliana” famosa per i suoi ponti, i pittoreschi canali e il profumo di pesce. Merita una visita la Manifattura dei Marinati per scoprire la storia e lavorazione dell’anguilla, vero gioiello locale. Da Comacchio una comoda ciclabile riporta a Porto Garibaldi. L’itinerario della durata di un’ora e venti non presenta particolari difficoltà ed è adatto a tutti tipi di ciclisti.

Il Traghetto di Porto Garibaldi – By Carlo Pelagalli, via panoramio.com e Wikimedia Creative Commons

### 2. Itinerario Argenta – Comacchio

Se siete alla ricerca di un percorso di media lunghezza un itinerario affascinante è quello che collega due tra le più interessanti oasi naturalistiche in provincia di Ferrara: le Valli d’acqua dolce di Argenta e quelle salmastre di Comacchio. Il percorso della durata di 40 km circa parte da Argenta – nei pressi dell’Oasi di Val Campotto è consigliata la visita al Museo delle Valli con l’Ecomuseo di Argenta e il Museo della bonifica – e fa tappa alla vicina Pieve di San Giorgio, preziosa chiesetta del 569 d.C con struttura ad aula unica e pavimento interamente mosaicato.

Superato il fitto reticolo di canali e terre bonificate, lungo percorsi arginali, si sorpassano le Valli di Argenta e ci si immerge tra aironi rossi e fenicotteri rosa nella straordinaria avifauna del Delta fino a raggiungere l’Argine Agosta affacciato sugli specchi vallivi. Piegando verso sinistra si arriva quindi alla torretta di avvistamento di Valle Zavelea, dove si ammirano distese di canneti in cui nidificano il falco di palude, i fraticelli e la rara pernice di mare. Il percorso – il tratto strettato a Nord delle Valli di Comacchio (FE417) è ciclopedonale – si conclude nella deliziosa Comacchio per un totale di 3 ore scarse di durata.

Il caratteristico complesso di Trepponti a Comacchio – Photo by Pixabay

### 3. Itinerario Ostellato – Pomposa

Costeggiando il Po di Volano c’è un cicloitinerario lungo una trentina di chilometri che, nel giro di un paio d’ore, conduce alla spettacolare Abbazia di Pomposa. Montati in sella ci si lascia alle spalle le anse vallive di Ostellato e il Museo del Territorio per vie interne con poco traffico e si attraversano i pittoreschi borghi di Migliarino, Migliaro e Massa Fiscaglia fino a Codigoro.

Qui, lasciato il corso del Po di Volano con le sue pittoresche anse, si procede lungo la ciclabile in direzione di Pomposa, ultima tappa del percorso. Ad accogliere il viaggiatore in lontananza il maestoso Campanile dell’Abbazia, monastero benedettino e capolavoro dell’architettura romanica. Una volta ammirati i magnifici affreschi di scuola giottesca e il pavimento a mosaico con intarsi in marmo, non resta che godersi un piacevole ristoro all’ombra dei salici nel parco circostante. L’itinerario, misto di strade asfaltate come nel tratto Codigoro-Pomposa (FE218) e in parte ghiaiate, non prevede grandi difficoltà.

Interno dell’Abbazia di Pomposa – By Microsoikos (Opera propria), via Wipedia, Public domain

### 4. Itinerario Mesola-Gorino

Un piacevole itinerario (FE20) di 20 chilometri, per un tempo di percorrenza di un’oretta e mezza, conduce i ciclisti dalla residenza estense di Mesola all’ultimo avamposto terrestre prima del mare. Punto di partenza del percorso è appunto il maestoso Castello voluto dal Duca Alfonso II d’Este, affacciato sul Po di Goro e oggi centro visita del Parco del Delta del Po. Seguendo il corso della Destra Po si accompagna il fiume nell’ultimo tratto verso il mare, lasciando alla propria destra l’Oasi di Santa Giustina e l’Idrovora Pescarina fino a Goro, famosa per il porto e la trasformazione di cozze e vongole per i ristoranti locali.

Si procede infine verso Gorino per raggiungere il Faro dove ammirare la migrazione al tramonto di aironi e fenicotteri verso la Garzaia di Codigoro. Apposite imbarcazioni che salpano dal porto permettono di esplorare le tradizioni della Sacca di Goro.

Il Castello Estense di Mesola By Freed73 – Opera Propria (Opera propria), via Wikimedia Creative Commons

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#### Photo credit

Foto di copertina: Lungo il Delta del Po – By Chatst2, via Pixabay

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