La strada del Prosecco: itinerario tra Conegliano e Valdobbiadene
“Una pedalata tra dolci colline, vigneti, antichi borghi e storiche cantine lungo la strada del Prosecco, la più antica arteria enologica italiana: saltate in sella e date inizio al wine tour!
Nel anno del suo cinquantesimo anniversario, non potevamo che scegliere la Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene tra i migliori itinerari dedicati al vino. Il percorso della più antica arteria enologica italiana si dipana attraverso il Veneto, tra castelli, abbazie e, naturalmente, distese di vigneti.
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### La zona di produzione
L’area toccata dalla strada del Prosecco è quella dell’alta Marca trevigiana, tra Conegliano e Valdobbiadene, a un’ora di distanza circa da Venezia e non lontano dalle maestose Dolomiti bellunesi. Qui, dolci colline si alternano a declivi più ripidi e gli occhi saltano di vigna in vigna.
### I vini
Sono ben sette i vini prodotti nella zona. Tra di essi spicca certamente lo spumante Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG, che regala un’ampia gamma di profumi, dai frutti alla rosa, e un retrogusto di mandorle glassate.
Protagonista assoluto è però il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, vero e proprio simbolo del territorio: declinato nelle tipologie spumante, frizzante e tranquillo, si caratterizza per il leggero colore paglierino e presenta profumi fruttati e floreali.
Di grande qualità anche il resto del repertorio, con il Colli di Conegliano DOCG, nelle versioni rossa e bianca, il passito di Refrontolo, anch’esso DOCG, il Torchiato di Fregona DOCG e il Verdiso IGT.
### L’itinerario
La strada del Prosecco offre diversi itinerari possibili. Il principale, che rimanda all’originario del 1966, compie un anello, partendo e terminando a Conegliano. Nel corso del tragitto, si aprono suggestivi paesaggi e si toccano tappe di valore storico e culturale.
Conegliano (1) è un animato centro commerciale in cui già nel 1877 fu aperta la Scuola Superiore di Viticoltura e Enologia, una delle più prestigiose in Italia. La cittadina vanta molti monumenti antichi, resti di mura e torri medioevali, un castello e varie ville storiche. Il duomo, risalente al 1352, custodisce dipinti di G.B. Cima; da non perdere anche il palazzo Montalban, edificio signorile in stile rinascimentale.
Dopo aver attraversato i paesi di Collabrigo (2) e di San Pietro di Feletto (3), dove si erge la romanica Pieve del XII secolo, si giunge a Refrontolo (4), meta di gite domenicali e zona di produzione di un buon passito, vino dolce e profumato ottenuto da vitigni Marzemino. Qui, una piccola deviazione dal tracciato conduce al Molinetto della Croda, un antico mulino ad acqua, che oggi ospita un museo della molitura ed è sede di mostre.
Riprendendo l’itinerario, si arriva poi a Solighetto (5), un grazioso paesino noto soprattutto per la settecentesca Villa Brandolini, oggi sede d’esposizioni. Proseguendo, ecco Farra di Soligo (6), dove s’incontra una piccola chiesa del Trecento e da cui si può raggiungere il tempietto di San Gallo, belvedere ideale per una splendida vista sulla valle del Piave e Corbeltaldo.
Tornati sul percorso principale, si fa rotta verso Col San Martino (7), che vanta due lasciti storici di notevole rilievo: le Torri di Credazzo, medievali, e la magnifica Chiesetta di San Vigilio. Verso Colbertaldo (8) godetevi il panorama, che appare come un tempo, con le cosidette “chiocciole” (coni collinari) e le “‘Casére”, sorta di magazzini, in cui i contadini conservavano strumenti di lavoro e fieno.
E’ questa una parte molto bella del tragitto, che dirigendosi a nord lambisce i vigneti del prestigioso spumante locale, il Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG. E nel successivo tratto da Follo (9) a Santo Stefano (10) si aprono le colline del Prosecco Superiore Docg.
Si arriva infine a Valdobbiadene (11), arroccato su un colle ripido, dalla forma di un panettone. Vale la pena fermarsi ad ammirare la seicentesca Chiesetta di San Gregorio e la piazza principale, cinta da palazzi neoclassici.
Salutata Valdobbiadene, si fa ritorno verso Conegliano, passando stavolta da Guia (12) e poi Campea (13), in un contesto rurale che vi obbligerà a femarvi più volte per scattare preziose foto ricordo.
Dopo il fiume Soligo e Pedeguarda (14), ci si arrampica a Farrò (15): in questa zona, apprezzerete un paesaggio diverso, con declivi più ripidi e densi tratti boschivi.
Infine, l’ultimo tratto, che tocca Arfanta (16), Tarzo (17), Corbanese (18), Cozzuolo (19), Carpesica (20), Ogliano (21) e giunge a Conegliano.
### Le cantine
Nel territorio, sono ovviamente numerose le cantine che offrono degustazioni e vendite al dettaglio dei vini locali o visite guidate ai vigneti e ai locali di produzione. Una delle più antiche e celebri è quella di Carpenè Malvolti (www.carpene-malvolti.com), fondata nel 1868 e produttrice del pluripremiato Cartizze Dry e Brut. Particolarmente apprezzate sono inoltre le due aziende di Valdobbiadene, Bortolin Angelo (bortolinangelo.wine) e la cantina Ruggeri (www.ruggeri.it), anch’esse pluripremiate.
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### Gli eventi
Non mancano nemmeno gli eventi, sia in autunno che in primavera. In autunno, la vendemmia infiamma i colli veneti, offrendo l’occasione per una serie di manifestazioni di forte richiamo, come la Festa del Vino di Conegliano e gli appuntamenti di Weekend in Cantina.
In primavera, a marzo e aprile, si tengono solitamente numerosi eventi di degustazione in tutte le tipiche zone di produzione, mentre a fine maggio si svolge Cantine Aperte, che funge da vera e propria inaugurazione dei prodotti vinicoli della vendemmia passata.
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