Le 6 più belle terme all’aperto in Italia
“Acqua calda rigenerante, cascate naturali, relax. Dalle terme libere all’aperto di Bormio alle terme naturali di Saturnia, suggestive spa a cielo aperto!
Un abbraccio dalla terra. È questa la sensazione che si prova immergendosi nelle virtuose acque delle terme naturali. Dalle più antiche, frequentate dai papi ed esaltate dai poeti, a quelle più recenti, le terme naturali regalano momenti di tranquillità e benessere in un’atmosfera intima, tra acqua, silenzio, paesaggio. Ecco le più belle terme all’aperto alle quali potrete accedere gratuitamente.
### 1. A Saturnia, un bagno gratis tra le cascate del Molino
Una leggenda vuole che Giove, adiratosi con Saturno, abbia scagliato contro il dio un fulmine che, cadendo sulla terra, fece zampillare, nel cuore della Maremma Toscana, un’acqua sulfurea e tiepida.
Della fantasia degli antichi resta oggi traccia nella fonte dalla quale l’acqua, arricchita da un’alta concentrazione di gas e sali minerali, sgorga a una temperatura di 37 °C per raggiungere, dopo alcuni metri, una serie di cascatelle e caratteristiche pozze calcaree. Per godere dei benefici offerti da queste sorgenti termali non dovrete necessariamente recarvi in uno stabilimento a pagamento. In località Molino, infatti, a pochi chilometri dal centro di Saturnia, potrete concedervi, anche in inverno, il vostro bagno rigenerante tra le suggestive cascate del Gorello.
### 2. Il Bullicame, la sorgente termale di Dante
“Quale del Bulicame esce ruscello che parton poi tra lor le peccatrici tal per la rena sen giva quello” scriveva Dante nel XIV canto dell’Inferno. Il Bullicame, ancora oggi, è una sorgente di acqua calda sulfurea – la più nota tra le sorgenti alimentate dal bacino idrotermale di Viterbo – la cui temperatura si aggira intorno ai 58 °C. L’acqua termale affiora principalmente in un laghetto formato da un profondo cratere naturale.
### 3. Terme del Bagnaccio, Viterbo
Le acque delle sorgenti del Bagnaccio, conosciute anticamente con il nome di “Aquae Passeris” sgorgano a una temperatura di circa 63 °C. Il parco termale, a circa 8 chilometri dal centro di Viterbo, comprende sei vasche ed è gestito dall’Associazione di Promozione Sociale “Il Bagnaccio” che ne cura la pulizia quotidiana. Per accedere all’area, che ricade all’interno di una proprietà privata, basta un piccolo contributo di 5 euro e non serve necessariamente essere in possesso della tessera dell’Associazione.
### 4. Benessere tra i mulini medievali di Bagno Vignoni
Nel cuore della Val d’Orcia, a un’ora da Siena, sorge Bagno Vignoni. Al centro del borgo, la “Piazza delle sorgenti” accoglie una vasca rettangolare di origine cinquecentesca che contiene una sorgente di acqua termale calda proveniente dalla falda sotterranea di origini vulcaniche, dove però la balneazione è vietata. Le acque che fuoriescono dalla vasca termale corrono verso il Parco naturale dei Mulini medievali scavati nella roccia. Qui è invece possibile lasciarsi avvolgere dal tepore dell’acqua, sebbene preferibilmente nei periodi più caldi dell’anno. Caterina da Siena e Lorenzo de’ Medici furono due degli illustri frequentatori di queste terme note sin dall’antichità.
### 5. Le Terme libere di Petriolo, care a Cicerone e Marziale
A una ventina di minuti da Siena, lungo le rive del fiume Farma, immerse nella Riserva Naturale del Basso Merse, sorgono le terme di Petriolo. Le acque sulfuree di queste terme ad accesso gratuito, al confine tra i centri di Monticiano e Civitella – rispettivamente in provincia di Siena e di Grosseto – provengono direttamente dal sottosuolo, alimentando piccole vasche naturali, ciascuna con una diversa temperatura che oscilla tra i 40 e i 48 °C. È probabile che anche Cicerone le conoscesse, tanto da citarle in un’orazione, mentre Marziale le ricordò in un epigramma. Per accedere in due alla vasca detta “pozzo” dovrete stringervi un po’, mentre nella “conchiglia” potrete entrare comodamente anche in tre. La Vasca Grande, caratterizzata da una temperatura che oscilla tra i 30 e i 35 °C, è invece la più utilizzata.
### 6. Il Fosso Bianco, le Terme libere dei Bagni San Filippo
Nel tempo le acque termali a Bagni di San Filippo, piccolo centro tra la Val d’Orcia e il monte Amiata, hanno modellato un paesaggio magico caratterizzato da formazioni calcaree e piccole vasche d’acqua calda immerse nella vegetazione. La Cascata della Balena è un enorme blocco di calcare formato da sedimenti delle acque ipertermali. Dalla sorgente poco distante, a una temperatura di circa 48 °C, sgorgano le acque più calde non usate nello stabilimento termale, assicurando un bagno rigenerante anche fuori stagione.
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Foto di copertina: La vasca delle sorgenti di Bagno Vignoni by Paolo Fefe’ via Flickr
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