Napoli sotterranea: 4 cose da vedere
“Misteriosi e suggestivi, i sotterranei di Napoli raccontano secoli di storia lungo percorsi inediti alla scoperta della città antica.
I sotterranei di una città rappresentano senza dubbio una tappa importante per il viaggiatore curioso di scoprire a fondo la storia di un luogo. Napoli non fa eccezione: il sottosuolo di Partenope prese forma nel III secolo a opera dei Greci, che per primi cominciarono a scavare il terreno per ricavare il tufo impiegato per le costruzioni.
Ma fu con i Romani che furono realizzate numerose gallerie viarie, con acquedotti annessi, che alimentavano non solo la rete idrica del centro città, bensì anche alcune aree più distanti per garantire l’acqua a fontane e piscine in età augustea.
Questi sono i luoghi da cui si accede ad alcuni tra i più suggestivi sotterranei di Napoli.
### 1. Napoli Sotterranea
In piazza San Gaetano, a ridosso di via San Gregorio Armeno e della basilica di San Paolo Maggiore, si trova l’Associazione Napoli Sotterranea che offre un’affascinante e suggestiva escursione nel ventre della città: circa due ore di percorso a 40 metri di profondità (è consigliato coprirsi durante la visita a causa dell’umidità) tra cunicoli e parte dell’acquedotto greco-romano. E’ possibile visitare anche il Museo della Guerra, alla scoperta di quello che fu anche il luogo di rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il percorso continua in superficie, in vico Cinque Santi in un tipico basso napoletano, dal quale si accede a una parte del teatro greco-romano dove pare che Nerone fosse solito esibirsi. La città sotterranea è un viaggio nella storia senza precedenti, a testimonianza della ricchezza artistica che conserva ancora oggi la città. Assolutamente tra le cose da vedere a Napoli.
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### 2. Galleria Borbonica
La Galleria o Tunnel Borbonico si trova in direzione del mare, nel quartiere San Ferdinando in corrispondenza del sottosuolo di piazza del Plebiscito e si estende fino alla collina di Pizzofalcone, oltre la basilica di San Francesco di Paola.
La galleria nasce per motivi militari per volere di Ferdinando II di Borbone per collegare il Palazzo Reale con piazza Vittoria, dove si trova l’attuale Villa Comunale. Si può accedere in via del Grottone, vicino piazza del Plebiscito e in via Morelli dov’è il parcheggio nei pressi della sede storica del quotidiano locale, “Il Mattino”.
### 3. Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco
In via Tribunali si trova la seicentesca chiesa de “‘e cape e morte”, la chiesa delle Anime del Purgatorio ad Arco, da come si evince dai teschi posti al suo ingresso. È un trionfo d’arte barocca impreziosita dal genio architettonico di molti artisti e dalle tele di Luca Giordano, Massimo Stanzione, Dionisio Lazzari, Andrea Vaccaro e altri. Ma è l’ipogeo (il Purgatorio), la zona più suggestiva. Sembra quasi una seconda chiesa dove si pratica ancora oggi il culto delle anime pezzentelle, ossia il culto dei defunti e della loro anima attraverso il teschio e le ossa in cambio di protezione e positività. In particolare la “capuzzella” della giovane Lucia, sembra essere miracolosa per coloro che sono alla ricerca dell’anima gemella.
### 4. San Lorenzo Maggiore, area archeologica
Il Complesso Monumentale San Lorenzo Maggiore, oltre alla basilica in stile gotico e barocco, conserva nel suo sottosuolo un’area archeologica del Foro di Neapolis di età romana che oggi si estende fino a piazza San Gaetano. Un’area databile al V secolo a.C. a 10 metri di profondità dove è possibile visitare una parte del macellum, il mercato romano del I secolo d.C. e alcune botteghe e spazi dedicati alla vendita su strada.
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, via Wikimedia Commons
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Foto di copertina: Chiesa Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, via Tribunali. By Miguel Hermoso Cuesta , via Wikimedia Commons.”
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