By Expedia Team, on March 21, 2016

Pellestrina in bici: itinerario dal Lido in 5 tappe

“Alvise Bittente ci guida in un particolare itinerario a Venezia: il tour della laguna sud, con sosta sotto le frasche a Malamocco e poi fino agli Alberoni.

Alvise Bittente è un artista nato, di quelli per cui tra arte e vita non esiste soluzione di continuità. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia sul finire del XX secolo, si è affacciato ben presto sulla scena internazionale dell’arte contemporanea collezionando premi e partecipando a innumerevoli eventi, tra biennali, pubblicazioni, fiere, mostre personali e collettive, in gallerie, musei, fondazioni, festival ed esposizioni di tutto il mondo.

“Bit a caval di ciuco, verso Pellestrina”, Courtesy of © Alvise Bittente, Photo by Tommaso Nicolao, Lido di Venezia anni 2000

La sua opera si muove agilmente tra installazioni, performance teatrali, video, pittura, incisione e tecniche tipografiche, ma il suo strumento d’elezione è senza dubbio la penna a china, attraverso la quale, insieme al funambolismo linguistico della scrittura, esprime al meglio la propria graffiante e raffinata poetica.

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“On n’échappe pas de la machine”, (ovvero l’osso Legnano), di Alvise Bittente 2013, Courtesy of © Tommaso Nicolao, Collezione privata New York

Tra le sue grandi passioni, la bicicletta e l’autenticità delle tradizioni di una volta, che ama ricercare in ogni luogo gli capiti di visitare. Del resto, Bittente è anche un acuto visual reporter dal tratto veloce e preciso sempre sul filo dell’ironia. Lo incontro a Venezia, città in cui vive e lavora, e gli chiedo di accompagnarmi in una delle sue gite in bicicletta che partono ogni estate dalla sua casa al Lido per arrivare all’isola di Pellestrina.

L’appuntamento è al Lido di Venezia di fronte alla Chiesa di Sant’Antonio, all’incrocio con Via Sandro Gallo, raggiungibile in dieci minuti di bicicletta dagli imbarcaderi di Santa Maria Elisabetta, dove chi arriva in battello da Venezia può noleggiare una bici o se preferisce un risciò.

### Istruzioni per l’uso

Alvise mi dà istruzioni precise sull’organizzazione dell’occorrente da portare nello zaino: costume da bagno e telo da mare; occhiali da sole; giacchetta antivento; una piccola pompa portatile; l’immancabile osso (chiave da bicicletta multifunzione, le migliori sono della marca Legnano); luci di posizione (fondamentali per il rientro dopo il tramonto); un libro da leggere; il blocco appunti d’ordinanza; il Rapidograph (l’inseparabile penna a china); gli elastici per legare lo zaino alla bicicletta.

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### A. Dal bivio del Galoppatoio ai Murazzi

Finalmente si parte per il nostro attesissimo itinerario veneziano! Proseguiamo in direzione sud-ovest lungo Via Sandro Gallo. Dopo circa 600 metri di pedalata, all’altezza del Galoppatoio ci troviamo di fronte alla possibilità di proseguire per la pista ciclabile che corre lungo la strada maestra, liscia e ombreggiata, o prendere a sinistra oltre la rotatoria e dirigerci verso il mare e imboccare il percorso sopraelevato pedonale che costeggia l’ampio arenile lungo i Murazzi.

Il percorso in sella è consigliabile solo in assenza di pedoni, ma il panorama mozzafiato vale la fatica e a un certo punto ci si può anche fermare per una sosta al Ristorante ai Murazzi per un caffè o per un pranzo vista mare a base di ottimo pesce (Via dei Kirchmayer 16, tel. [+ 39 388 799 3230](tel:+ 39 388 799 3230)).

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Spiaggia adriatica, Courtesy of © Alvise Bittente, Photo by Antonella Teramo, Venezia 2015

### B. Un cicchetto a Malamocco

Una volta giunti a Malamocco, l’antica Metamaucum di epoca romana, una sosta è d’obbligo per uno spritz alla Trattoria al Ponte di Borgo (Calle Mercerie, tel. [+ 39 041 770 090](tel:+ 39 041 770 090)), un posto tranquillo con i tavolini fuori, tappezzato dai quadri di uno degli assistenti di Hugo Pratt.

Poco distante, sorge la chiesa di Santa Maria Assunta, edificata nel XII secolo: ogni anno, a luglio, durante la Festa della Madonna di Marina è tradizione riportare dal mare alla chiesa la statua della Vergine, in un suggestivo rituale la cui origine si perde nei secoli. Durante quei giorni di festa ci si può fermare a gustare le specialità dell’isola, come la pastasciutta alla malamocchina o il pesce con la polenta, servite espresse da un chiosco allestito per l’occasione.

### C. Un tuffo agli Alberoni

A questo punto risaliamo lungo i Murazzi fino all’Energy Darshan, un posto immerso nella natura, con baretto per il ristoro e la possibilità di soggiornare per chi cerca una vacanza all’insegna della meditazione (Via Alberoni, tel. [+ 39 339 119 9317](tel:+ 39 339 119 9317)), proseguiamo lungo Via Alberoni, la strada che costeggia la laguna, fino alla curva del baretto locale, il No Pasa Nada Wine Bar Caffè (Via Ca’ Rossa, tel. [+ 39 338 251 1626](tel:+ 39 338 251 1626)), dove ci si dà appuntamento con chi arriva in bus o in vaporetto da Fusina.

Proseguiamo verso il faro della diga degli Alberoni attraverso la pineta e ci fermiamo al Macondo agli Alberoni (che tutti chiamano il Ciringuito ), un chiosco sulla spiaggia che serve birre ghiacciate con cucina e pizzeria a orario continuato, crocevia dell’immaginario per ciclisti, podisti e bagnanti, dove insieme allo iodio sembra di respirare anche un po’ di Sudamerica e ci si può tuffare in piena bocca di porto, nome locale del Porto di Malamocco da cui passano le navi mercantili dirette alla laguna di Venezia (Strada Zaffi da Barca 14, Pineta degli Alberoni – 30126 Venezia, tel. + 39 340 337 44 05).

 Al Ciringuito agli Alberoni, Courtesy of © Alvise Bittente, Photo by Alessandra Pedersoli, Venezia 2015

Al Macondo agli Alberoni (detto il Ciringuito), Courtesy of © Alvise Bittente, Photo by Alessandra Pedersoli, Venezia 2015

### D. Il traghetto verso Pellestrina

Dopo il bagno al confine estremo dell’Adriatico, risaliamo in sella diretti al traghetto per l’isola di Pellestrina. Anche stavolta le vie percorribili sono due:

1. quella a ritroso attraverso la pineta, per immergerci nel cuore dell’Oasi delle Dune degli Alberoni gestita dal WWF, passare al Circolo Golf di Venezia, aperto nel 1930 e ospitato nell’antico Forte degli Alberoni, e proseguire verso nord costeggiando la laguna per vedere le palafitte abitate e seguire la litoranea fino all’imbarcadero della fermata Alberoni Rocchetta;

2. quella più breve e lastricata, che vi arriva direttamente dal faro e costeggia l’intera Bocca di Porto senza mai allontanarsi dalla vista dell’acqua. Ci imbarchiamo con le bici sul Ferry Boat linea 11 e in 5 minuti siamo a Santa Maria del Mare sull’isola di Pellestrina.

Sul Ferry Boat per Pellestrina, Courtesy of © Alvise Bittente, Photo by Antonella Teramo, Venezia 2015

Sul Ferry Boat per Pellestrina, Courtesy of © Alvise Bittente, Photo by Antonella Teramo, Venezia 2015

### E. Tra antiche tradizioni e un gelato a San Piero in Volta

Pellestrina, la più meridionale delle isole che separano la Laguna Veneta dal Mare Adriatico, è abitata dai tempi delle invasioni barbariche e il suo centro più antico è San Pietro in Volta, dove sorgeva un tempo la fiorente Albiola con il suo porto naturale poi interratosi.

E antiche sono le feste tradizionali che da tempi immemori si celebrano d’estate nell’isola, come la Festa di San Pietro in Volta (dal 27 al 30 giugno), la Festa della Madonna dell’Apparizione (dal 27 luglio al 4 agosto) e la Festa di Portosecco (dal 13 al 16 agosto), tutte ottime occasioni per posteggiare la bici e concedersi una sosta in onore delle prelibatezze locali.

“Pellestrina Fireworks”, Alvise Bittente per ARTE.it (alias repARTer 001), Venezia 2015, Courtesy of © ARTE.it 2015

Durante il resto dell’anno si può scegliere invece una delle trattorie storiche locali, come la Trattoria Da Nane (San Pietro In Volta, 282 [+ 39 041 527 9100](tel:+ 39 041 527 9100)). Imbocchiamo quindi la nuovissima pista ciclabile di legno con i corrimano di corda che porta dritto al cuore popolare di Pellestrina nei dintorni del Forte di San Pietro in Volta, attraversiamo il borgo, ci fermiamo per un gelato alla Gelateria Laguna e proseguiamo lungo la Strada Comunale dei Murazzi.

### F. Una sosta al cantiere navale di Sant’Antonio e l’approdo a Ca’ Roman

Proseguiamo a sinistra su una pista ciclabile più selvaggia fino al cantiere navale di Sant’Antonio Schiffswerft, per uno schizzo sul blocco e una foto, torniamo verso il mare e attraversiamo la diga artificiale dei Murazzi, una linea sottile tra mare e laguna che conduce alla bellissima Oasi di Ca’ Roman, un angolo di paradiso circondato dalle acque sospeso tra mare e cielo in cui l’unico suono udibile è il canto degli uccelli.

Rientro in Ferry Boat, Courtesy of © Alvise Bittente, Photo by Antonella Teramo, Venezia 2015.JPG)

Rientro in Ferry Boat, Courtesy of © Alvise Bittente, Photo by Antonella Teramo, Venezia 2015

### Dove noleggiare la bicicletta a Venezia

1. #### Noleggio Biciclette Gardin (Gran Viale S. M. Elisabetta 2, tel. [+ 39 041 276 0005](tel:+ 39 041 276 0005))
2. #### Lidoonbike (Gran Viale S. M. Elisabetta 21/b, tel. [+ 39 041 526 8019](tel:+ 39 041 526 8019))
3. #### Venice Bike Rental (Gran Viale S. M. Elisabetta 79/a, tel. [+ 39 041 526 1490](tel:+ 39 041 526 1490))

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#### Photo Credit

Foto di copertina: “Casette dei pescatori al crepuscolo degli Dei”, Courtesy of © Alvise Bittente, Photo by Antonella Teramo, Venezia 2015″