Quartiere ebraico a Praga: itinerario alla scoperta di Josefov
“Itinerario a Praga nel quartiere ebraico Josefov, il ghetto, fra le sinagoghe, il municipio e l’antico cimitero, tra tradizioni, storia e gastronomia.
### Tempo richiesto per l’itinerario nel ghetto ebraico di Praga
Il quartiere di Josefov è piccolo e molto compatto – venne fondato nel XIII secolo per radunarvi tutte le famiglie ebree della città -. Le principali attrazioni solo collocate una vicina all’altra, pertanto la visita non dovrebbe richiedervi più di mezza giornata. In ogni caso, da aprile a ottobre l’orario di apertura dei monumenti si estende fino alle 18 (fino a marzo si anticipa alle 16.30), quindi per l’aperitivo siete liberi!
### La Sinagoga Vecchio-Nuova e non solo
Partendo dalla lussuosa via Pařížská, abbandonata la bellissima piazza della Città Vecchia, si arriva alla gotica Sinagoga Vecchio-Nuova (A), all’incrocio con la via Máslova. E’ la più vecchia di tutta Europa e gran parte di essa è sviluppata sotto il livello del suolo. Ancora oggi viene utilizzata per le cerimonie religiose, e leggenda vuole che qui il Golem protegga il quartiere dagli attacchi antisemiti.
Nei pressi, al numero 8 di Siroka, trovate il ristorante Re Salomone (B), uno dei più migliori in Europa per la gastronomia ashkenazita.
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Poco avanti si trova il Vecchio Municipio ebraico (C). Fate caso all’orologio della torre lignea, con le lancette che girano in senso antiorario, perché le ore sono segnate in alfabeto ebraico, che si legge da destra verso sinistra. L’edificio ora è sede del Consiglio delle comunità ebraiche della Repubblica Ceca.
Picture by Paljan84 (Opera propria) , via Wikimedia Commons
### Il Cimitero e la Sinagoga Pinkas
Proseguite sulla Siroka, dove troverete l’Antico Cimitero ebraico (E): costruito nella prima metà del quindicesimo secolo, ospita oltre dodicimila tombe, una delle quali appartiene a Rabbi Loew, l’astronomo propagatore del mito del Golem, che morì nel 1609. Per gli ebrei confinati nel ghetto rappresentava uno dei pochi spazi verdi accessibili. Le tombe sono storte e ammassate una accanto all’altra perché era l’unico spazio disponibile per seppellire i morti, quindi nello stesso punto possono essere presenti fino a dieci strati.
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Per entrarvi dovete passare per la Sinagoga Pinkas (D), trasformata in monumento alla memoria di 80.000 ebrei cechi e moldavi sterminati dal Nazismo, i cui nomi sono scritti a mano sulle pareti. Qui trovate anche il Museo dei Bambini di Terezin, dove si conservano disegni e poesie delle vittime delle deportazioni. Nella vicina Casa delle Cerimonie, creata per le celebrazioni funebri, è stato invece sistemato uno spazio espositivo dedicato alle tradizioni ebraiche.
Picture by Jose Antonio (Opera propria) , via Wikimedia Commons
### La Sinagoga Klause, la Maisel e la Spagnola
A fianco della Casa delle Cerimonie c’è la Sinagoga Klausen (F), anch’essa a fianco della necropoli. Fu costruita in onore dell’Imperatore Massimiliano, in occasione della sua visita nel 1573. E’ la più grande sinagoga del ghetto ebraico di Praga, in stile barocco.
Proseguendo sulla Siroka, sulla Maiselova trovate la Sinagoga Maisel (G), rinascimentale, che ospita un’interessante collezione di argenti ebraici. Hitler avrebbe voluto usarla come museo della razza ebraica estinta. Sulla Maiselova avrete anche la possibilità di mangiare al celebre ristorante Shalom Kosher, dai prezzi ragionevoli (al n°250/18).
Tornando sulla Siroka si arriva alla Sinagoga Spagnola (H), svoltando nella via Dušní: la sinagoga dallo stile moresco crea un piacevole contrasto con ciò che la circonda, a causa delle vetrate colorate e della cupola dorata. Ospita anche una mirabile biblioteca del secolo XVIII.
Completate il tour al 12 di Alšovo nabřeží, dove si trova il Rudolfinum (I)**, l’auditorium neorinascimentale di cui vale la pena visitare la sfarzosa sala Dvorak.
Picture by Manuamador (Opera propria) , via Wikimedia Commons
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Foto di copertina: Vista sulla Moldava a Praga – By che (Own work) , via Wikimedia Commons”
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