By Expedia Team, on March 31, 2017

Tour dei castelli della Loira: itinerario tra arte e natura

“Il tour dei castelli della Loira è un itinerario fra preziose testimonianze storiche di arte e bellezza, in uno dei territori più belli di Francia.

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L’azzurro del cielo si specchia sul più lungo fiume di Francia, la Loira, e proietta luci e sfumature sul verde acceso di alberi e siepi. I colori dell’alba creano un caleidoscopio di tinte forti ad incorniciare gli imponenti castelli che per tutta la giornata assumeranno tonalità sempre differenti. L’immagine è quella di un immenso palcoscenico a cielo aperto. Del resto, il corso d’acqua e il panorama, non a caso, sono considerati dall’Unesco un vero “paesaggio culturale vivente”.

La primavera è un ottimo periodo per organizzare il tour dei castelli della Loira, ma in generale ogni momento dell’anno va bene per scoprire i saloni delle feste, gli arredi eleganti e fare un salto nel tempo immaginandosi a vivere una vita di agi, intrighi e bellezza.

Che si raggiunga in bicicletta o con auto a noleggio, la Valle della Loira è una costante sorpresa, uno di quei viaggi da organizzare almeno una volta nella vita. Al giro classico, infatti, se ne può accostare uno che comprenda anche qualche palazzo meno noto e dai tratti fiabeschi, dove perdersi senza dover fare i conti con un’eccessiva presenza di turisti, che non manca mai da queste parti.

Valle della Loira - Interni Castello di Blois - Photo Credit: Francesca Spanò

Valle della Loira – Interni Castello di Blois – Photo Credit: Francesca Spanò

### Dal Castello di Chambord a quello di Blois

Si trova a meno di due ore da Parigi e ci si può avvicinare in treno con 1 ora e 30 minuti di percorso fermandosi a Blois e prendendo la navetta in servizio da maggio ad agosto. Ancora, si può arrivare in auto, prendendo l’autostrada A10 e uscendo a Mer (n°16) o Blois (n°17). La vista del Castello di Chambord (1) lascia senza fiato, soprattutto perché si trova immerso in piena natura, in un angolo di pace tra boschi di cervi e cinghiali e uno spazio verde in rinascita. Da quest’anno, infatti, i giardinieri stanno lavorando alla risistemazione dei giardini alla francese ai piedi dell’ingresso, come li aveva iniziati Luigi XIV tre secoli fa.

Si tratta della fortezza più vasta legata al Rinascimento francese profondamente legata a Francesco I. All’inizio era stata progettata per essere solo un padiglione di caccia e non fu mai del tutto terminata. Nel tempo però, altri personaggi importanti, tra i quali il Re Sole, lo hanno di volta in volta arricchito e abitato. Il complesso sembra essere ispirato ai lavori di Leonardo Da Vinci, soprattutto per quanto riguarda la scala a doppia rivoluzione, e vanta proporzioni perfette, unendo stile italiano e francese. Bellissimi i tetti con le torrette e i comignoli, oltre che le enormi sale.

Castello di Chambord - Photo Credit: Francesca Spanò

Castello di Chambord – Photo Credit: Francesca Spanò

Non lontano c’è il Castello di Chenonceau (2) detto anche Castello delle dame. Fu abitato dalla favorita di Enrico II, Diana di Poitiers, e poi dalla regina Caterina de’ Medici. Splendide le loro stanze e vale la pena perdersi nel labirinto dei giardini.

La visita successiva è quella a le Château Royal de Blois (3), che prende il nome dell’omonima città ed è stata la residenza di numerosi sovrani di Francia. Qui, tra l’altro fu benedetta dall’arcivescovo di Reims Giovanna d’Arco prima della partenza per liberare Orléans. In un solo cortile mostra l’architettura francese in un lasso di tempo che va dal Medioevo al periodo classico, spaziando dallo stile gotico al rinascimentale, fino al neoclassico. Rimangono anche tracce del castello medievale.

Ogni sera ospita lo spettacolo suoni e luci per raccontare in modo scenografico i misteri e i drammi racchiusi tra le sue mura. Interessante è in particolare l’ala di Luigi XII che risale al 1500 ha influenze italiane, uno stile architettonico innovativo e decorazioni rinascimentali. Nell’ala Francesco primo i suoi veri simboli: la facciata sul cortile e la scalinata. E poi c’è l’ala Gastone d’Orléans con l’incredibile tromba delle scale a cupole incastrate.

Interni Castello di Blois - Photo Credit: Francesca Spanò

Interni Castello di Blois – Photo Credit: Francesca Spanò

### Le Château di Clos-Lucé e le Château Royal d’Amboise

Seguendo la strada verso Amboise si giunge al Castello di Clos-Lucé (4) che fu la dimora degli ultimi tre anni di vita di Leonardo da Vinci, quando arrivò ad Amboise da re Francesco I. Qui perfezionò le sue invenzioni, contemplabili ancora oggi in una serie di riproduzioni che i bambini possono divertirsi a provare. E, nei saloni, era anche solito organizzare spettacolari feste per la Corte.

Tutt’oggi la fortezza presenta uno splendido parco naturale, carico di verde e pace.

Interni del Castello di Clos-Lucé

Interni del Castello di Clos-Lucé

A soli 300 metri, invece, ecco il Castello di Amboise (5). In parte distrutto durante la Rivoluzione, fu poi ricostruito. Sono rimaste le residenze reali, le terrazze, le torri e la cappella di Saint-Hubert, dove riposano i presunti resti di Leonardo da Vinci. La sua origine è medievale ma molti sono stati i rifacimenti e diventò nel tempo anche una casa per anziani, dopo essere stata una residenza reale.

Chateau d'Amboise - Photo Credit: Francesca Spanò

Chateau d’Amboise – Photo Credit: Francesca Spanò

### Le Château de Montpoupon e il Castello di Loches con la Cité Royale

La tappa che segue è quella del Castello di Montpoupon (6) con la sua nutrita sezione di caccia ed una residenza privata elegante e dai tratti rustici, visitabile solo su accompagnamento. Sorge in posizione isolata, tra le valli le valli dello Cher e dell’Indre. Proprio per dedicarsi alla ricerca e all’essiccazione della selvaggina, era usata esclusivamente dagli uomini.

Castello di Montpoupon - Photo Credit: Francesca Spanò

Castello di Montpoupon – Photo Credit: Francesca Spanò

Il Castello di Loches (7) è perfetto per fare un tuffo nella storia. Costruito nell’XI divenne poi prigione e da qui sono passati personaggi come Giovanna d’Arco e anche Ludovico Sforza detto il Moro. Da vedere c’è la Tour du Martelet con il suo panorama, le segrete, le fortificazioni e la loggia reale oltre che l’annessa cittadina (8).

Loches e il castello - Photo Credit: Francesca Spanò

Loches e il castello – Photo Credit: Francesca Spanò

### Le Château du Rivau

Qui si entra in un regno delle fiabe fuori dal tempo, tra fiori verde e sorprese. Di origine medievale, il Castello du Rivau (9) vanta la presenza di 14 giardini ed è lontano solo 10 km da Chinon e Poitiers. Giovanna D’Arco è passata pure da qui per cercare dei cavalli in occasione dell’assedio di Orléans.

Chateau du Rivau -Photo Credit: Francesca Spanò

Chateau du Rivau -Photo Credit: Francesca Spanò

Il castello, le scuderie e gli esterni sono un mix di stili e di arte. Si possono ammirare 450 rose di specie differenti, un labirinto chiamato “Alice nel castello du Rivau” a forma di testa di Stregatto, un orto di prodotti tipici e il giardino di Pollicino con oggetti giganteschi ricreati fedelmente che divertono i più piccoli. Vengono, inoltre, organizzati eventi a tema ed in costume.

Leone il pavone del Castello du Rivau - Photo Credit: Francesca Spanò

Leone il pavone del Castello du Rivau – Photo Credit: Francesca Spanò

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#### Photo Credit

Foto di copertina: Il Castello di Chenonceaux sul fiume Cher – Di Telemaque MySon – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://www.expedia.it/explore/le-10-piu-belle-spiagge-della-costa-azzurra)**”