By Expedia Team, on April 21, 2016

Tour Salento: itinerario da Otranto a Santa Maria di Leuca

“Itinerario in Salento in auto lungo la costa orientale: da Porta d’Oriente a Santa Maria di Leuca, passando per la grotta Zinzulusa e il borgo di Specchia.

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La litoranea tra Otranto a Santa Maria di Leuca è uno dei più affascinanti tour del Salento, nonché una delle strade panoramiche più belle d’Italia. Costeggiando l’Adriatico dalle mille sfumature, le meraviglie della costa del Salento sfilano davanti a noi una dietro l’altra: falesie a picco sul mare, antiche torri di difesa, profondi canaloni che tagliano le rocce, oliveti secolari, sentieri delimitati dai tipici muretti a secco, centri ricchi di storia e bellezze artistiche.

### La Porta d’Oriente

Il punto di partenza del nostro itinerario in auto nel Salento è Otranto (A), la Porta d’Oriente, edificata nel punto più a Est della penisola italiana. Luogo storico di incontro fra culture e popolazioni diverse, contesa nei secoli per il suo valore strategico e commerciale, Otranto oggi è una cittadina piacevole e vivace, soprattutto durante la bella stagione. Ma il soffio del passato si avverte in ogni angolo del borgo antico, un labirinto di vicoli, casette bianche e cortili, da sempre in simbiosi con il mare.

Imperdibili le antiche mura, ricostruite più volte a causa delle incursioni turche, il quattrocentesco castello aragonese (B), set del primo romanzo gotico della storia (Il castello d’Otranto, appunto, di Horace Walpole, 1764), la chiesa bizantina di San Pietro (C) e la cattedrale romanica dell’Annunziata (D), con il mosaico dell’Albero della Vita, capolavoro medievale denso di significati allegorici. Meritano una visita anche la chiesa della Madonna dell’Altomare (E), in cima a uno scoglio, caratterizzata da decorazioni in tema marinaresco, e il Palazzo de Mori (F), posto proprio sui bastioni, dal cui terrazzo si gode di un’impagabile vista sulla baia.

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Alessandro il Macedone nel mosaico della cattedrale di Otranto. Di sconosciuto ( )  , attraverso Wikimedia Commons.

Alessandro il Macedone nel mosaico della cattedrale di Otranto.
Di sconosciuto ( ) , attraverso Wikimedia Commons.

### La natura del Salento e la grotta Zinzulusa

Lasciando la città ci dirigiamo verso Sud. Nelle vicinanze di Punta Palascìa, ci fermiamo a osservare uno spettacolo inconsueto: un laghetto verde smeraldo in una cavità del terreno rosso intenso, circondato dal rigoglio della vegetazione palustre. Non è un’opera di land art psichedelica, ma una cava di bauxite dismessa (G), in cui la natura ha creato spontaneamente un nuovo ecosistema.

Prendiamo ora la litoranea in direzione Castro Marina e attraversiamo il Parco Naturale di Otranto-Leuca (H), habitat di rapaci, rari esemplari di fauna acquatica e preziosi fiori autoctoni. Superiamo le torri d’avvistamento del Serpe, dell’Orte e di Sant’Emiliano, mentre la scogliera disegna sul mare profili sempre nuovi. A Porto Badisco (I) restiamo incantati ad ammirare la baia e assaggiamo i freschissimi ricci di mare.

Nei pressi di Castro la suggestiva grotta Zinzulusa (J) richiede senz’altro una sosta: creata in epoche preistoriche dall’erosione marina, è un arabesco di stalattiti e stalagmiti – in salentino zinzulo significa “straccio” – che si specchiano nell’acqua turchese all’interno di una maestosa cavità. La struttura carsica si articola in ben tre ambienti: la Cripta, il Duomo e il Cocito, che si inabissano gradualmente nelle viscere della terra per un percorso di 150 metri. Caratteristica è la fauna di piccoli crostacei.

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Laghetto di bauxite, nei pressi di Otranto. By Lupiae (Own work)  , via Wikimedia Commons.

Laghetto di bauxite, nei pressi di Otranto. By Lupiae (Own work) , via Wikimedia Commons

### Specchia, il borgo fra gli ulivi

Riprendendo il cammino, con una piccola deviazione verso l’interno giungiamo a Specchia (K), una manciata di case bianche in mezzo agli ulivi secolari, inserita fra i borghi più belli d’Italia. Tra graziose viuzze e scalinate spiccano il cinquecentesco palazzo Risolo e la cattedrale del XV secolo in piazza del Popolo (L); poco distanti il palazzo baronale, la chiesa bizantina di Santa Eufemia (M) e quella dei Francescani Neri, ornata da pregevoli affreschi. Imperdibile una visita agli antichi frantoi ipogei del paese, restaurati e aperti al pubblico, testimoni di una delle pratiche più rappresentative del Salento: la produzione dell’olio d’oliva.

### Santa Maria di Leuca, Finibus Terrae

Tornando sulla litoranea, attraversiamo il bosco di querce vallonee secolari di Tricase e, dopo un ultimo sguardo all’incantevole costa del Salento, siamo a Santa Maria di Leuca (N), Finibus Terrae: di fronte c’è solo il blu del mare. Ammiriamo il Santuario (O) sul promontorio, l’altissimo faro (P), la cascata dell’acquedotto e le ville in stile eclettico, costruite dai nobili locali in una gara di lusso ed eccentricità. Poi la notte vibrante del lungomare sarà tutta nostra.

Panorama di Leuca. Luca Margheriti  , attraverso Wikimedia Commons.

Panorama di Leuca. Luca Margheriti , attraverso Wikimedia Commons

#### Photo credit

Foto di copertina: Panorama di Specchia, Lecce. Di Lupiae (Opera propria) , attraverso Wikimedia Commons”