By Expedia Team, on June 6, 2016

Tutto quello che devi sapere sui Giardini Reali di Torino

“I Giardini Reali di Torino completano l’offerta dei Musei Reali sabaudi, spazio verde in pieno centro per una pausa relax o una passeggiata nella storia.

Giochi prospettici e geometrici, specchi d’acqua, fontane, statue: ecco come apparivano i Giardini Reali sabaudi all’inizio del XVIII secolo e come l’ultima tranche dei lavori di restauro li restituirà presto ai visitatori. Accessibili da piazza Castello, si trovano subito dietro il Palazzo e l’Armeria Reale, in un’area oggi centralissima, ma originariamente all’estrema periferia della città.

Una passeggiata fra gli antichi viali è l’esperienza di un peculiare intreccio fra arte, natura e storia e ci riporta a un tempo in cui la progettazione del verde era un’attività di alto valore estetico e un’importante questione di prestigio.

Ai Giardini Reali si accede da piazza Castello attraverso l'ingresso di Palazzo Reale. Di Fulvio Spada from Torino, Italy (Palazzo Reale)  , attraverso Wikimedia Commons.jpg)

Ai Giardini Reali si accede da piazza Castello attraverso l’ingresso di Palazzo Reale.
Di Fulvio Spada from Torino, Italy (Palazzo Reale) , attraverso Wikimedia Commons

### Sulla scia di Versailles

Se il primo impianto risale alla seconda metà del Cinquecento, quando Emanuele Filiberto di Savoia decise di fare di Torino il centro del suo ducato, i Giardini Reali raggiunsero il massimo splendore nei due secoli successivi, dopo che il rinomato architetto del paesaggio André Le Nôtre, artefice dei giardini di Versailles, Fontainebleau e Le Tuileries, ne ebbe rinnovato il disegno. Il progetto seguiva i canoni del giardino alla francese, all’epoca sulla cresta dell’onda nelle corti europee. Alle geometrie del giardino rinascimentale si univa l’uso sapiente e teatrale della prospettiva, volto a suscitare la sorpresa e la meraviglia del visitatore, come le fontane e i giochi d’acqua a effetto.

Proprio come un edificio, il giardino è diviso in spazi con differenti funzioni, tutte legate al riposo e al loisir, ed è concepito come la scenografia su cui si staglia il palazzo. È il teatro dei riti della nobiltà e delle spettacolari feste di corte, che fra il Seicento e il Settecento animano la vita dell’aristocrazia europea.

Sono di questo periodo le aiuole quadrate del Giardino dei Fiori, presso il Bastion Verde, il Giardino delle Arti, dagli eleganti parterre, e la Fontana dei Tritoni, dello scultore Simone Martinez. Nell’Ottocento fu invece impiantato il Boschetto e fu rinnovato il Giardino Ducale, in occasione delle nozze di Amedeo Ferdinando di Savoia con l’esuberante Maria Letizia Napoleone.

### Alla Corte della Natura nel XXI secolo

Grazie a un meticoloso restauro un’area di cinque ettari è già visitabile: dal Giardino Ducale, che rappresenta il nucleo più antico, fino al Boschetto e al Giardino delle Arti, mentre sono stati avviati i lavori per il recupero di numerosi vasi, statue, panchine artistiche e soprattutto della bellissima Fontana dei Tritoni. Una lussureggiante vegetazione di ippocastani, platani, tigli, aceri, querce, gingko biloba e numerose altre essenze fa da corona al patrimonio scultoreo e architettonico.

Dopo la visita al Museo Archeologico, alla Pinacoteca della Galleria Sabauda, ai suggestivi ambienti del Palazzo, della Biblioteca e del Museo dell’Armeria Reale, il percorso lungo la storia della città non potrà dunque concludersi che nel verde dei Giardini, dove ogni stormire di foglie riporta indietro l’eco del riso di una dama, un patto tra gentiluomini, un fruscio di sete preziose.

I Giardini Reali di Torino dopo gli interventi di restauro conservativo. Lo spazio verde abbraccia e completa lo straordinario complesso dei Musei Reali. Courtesy of Polo Reale Torino.

I Giardini Reali di Torino dopo gli interventi di restauro conservativo. Lo spazio verde abbraccia e completa lo straordinario complesso dei Musei Reali.
Courtesy of Polo Reale Torino.

#### Photo credit

Foto di copertina: I Giardini di Torino sono stati realizzati dal rinomato architetto del paesaggio André Le Nôtre, artefice dei giardini di Versailles, Fontainebleau e Le Tuileries. Courtesy of Polo Reale Torino.”